Canottieri schiacciata in casa
dalla Sport Management: 7-15

Vincenzo Dolce
Vincenzo Dolce
di Diego Scarpitti
Sabato 16 Novembre 2019, 20:28 - Ultimo agg. 20:58
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Pesa, nell’economia della partita e del risultato finale, l’espulsione comminata dall’arbitro Bruno Navarra al mancino Luigi Di Costanzo. Cartellino rosso all’indirizzo della calottina giallorossa numero 3, dopo 4 minuti di gioco, per un pugno (o presunto tale) rifilato al figlio d’arte Cristiano Mirarchi. La brutalità agevola i piani d’attacco della Sport Management, che passa a Casoria contro la Canottieri Napoli 7-15 (0-5, 2-4, 4-2, 1-4) e consegue il quinto risultato utile. Un vero macigno il primo parziale e match subito in salita per capitan Umberto Esposito (top scorer di giornata: poker realizzato e un rigore sparato sulla parte alta della traversa) e compagni, costretti ad inseguire i mastini. In inferiorità numerica per 240 secondi, i napoletani incassano la sesta sconfitta stagionale.

«Ha pesato tanto l’espulsione in una partita dove già c’è una grande differenza di livello tecnico, tattico e fisico. Sinceramente non mi sono accorto di nulla. Se si aggiunge subito il provvedimento arbitrale, non hai alcuna possibilità di recuperare. Negativo l’iniziale parziale. La squadra ha giocato e lottato», spiega il tecnico Christian Andrè.

Sabato prossimo 23 novembre derby delle Due Sicilie, già decisivo contro il TeLiMar Palermo dell’ex Mario Del Basso. «Sfida salvezza e scontro diretto in un ambiente bellissimo: so che ci sarà tanta gente. Ci presenteremo depotenziati del nostro uomo di maggiore esperienza, poiché Di Costanzo sarà sicuramente squalificato e la sua assenza peserà non poco. Dobbiamo lottare e avere il coraggio di continuare a lavorare con tutte le difficoltà che abbiamo, che sappiamo e che all’esterno pochi conoscono. Andremo a vendere cara la pelle», annuncia battagliero l’allenatore del Molosiglio.

A segno, con le rispettive doppiette, Giuseppe Valentino e l’ex Vincenzo Dolce (nella foto di Simone Squarzanti). «E’ sempre bello venire a Napoli a giocare contro i miei compagni. Sapevamo che non sarebbe stato facile, perché i giallorossi necessitano di punti, sono affamati e grintosi. Abbiamo messo subito la partita sui binari giusti e mantenuto il vantaggio fino alla fine. Tornare a giocare da medagliato davanti a tutta la mia famiglia è stato fantastico», ha dichiarato il difensore salernitano, campione del mondo con il Settebello in Corea del Sud, che ha regalato la maglia bianca della Nazionale (con dedica) all'amico fisioterapista Daniele Palermo.

Dall’iridato diversi suggerimenti per la sua ex squadra. «Non è facile trovarsi nella parte bassa della classifica, domina l’equilibrio. Da queste situazioni si esce con semplicità, facendo gruppo e compattandosi, provando a vincere in casa, dove non bisogna perdere terreno e rosicchiare qualche punto in trasferta. Possono farcela».

Dopo la vittoria in World League ad Atene, Dolce guarda lontano, fino a Tokyo 2020. «Siamo campioni del mondo, dunque attenzionati da tutti. Sandro Campagna è bravissimo, ci tiene sempre concentrati e ci indica la strada migliore verso il Giappone, preparando sempre in dettaglio ogni partita. Tutti guardano l’Italia. Dobbiamo sempre esprimere il nostro gioco e credere nel nostro potenziale». Sognando a cinque cerchi.
 
 
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