Rugby nei Parchi 2018: trionfo
con Bergamasco e l'Amatori Napoli

Rugby nei Parchi 2018: trionfo con Bergamasco e l'Amatori Napoli
di Diego Scarpitti
Domenica 29 Aprile 2018, 21:47 - Ultimo agg. 22:09
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Il trionfo lapalissiano di Rugby nei Parchi 2018 è riscontrabile nella felicità dei ragazzi, nelle loro magliette sudate, nei sorrisi largamente diffusi dei partecipanti e degli organizzatori, nel non voler andare via da un’area adibita a terreno di gioco, nelle considerazioni entusistiche dei genitori a fine manifestazione, nei numeri incontrovertibili. Nel Real Bosco di Capodimonte, bene culturale protetto dall’Unesco, -riduttivo considerarlo giardino ma vera opera d’arte-, domina la palla ovale in una primavera sportiva senza precedenti. Intuizione vincente aver individuato un sito di straordinaria bellezza e destinarlo ad un progetto sociale dall’impatto dirompente, che sicuramente seguirà in futuro.
 

«Anche quest’anno mi ritrovo nell’iniziativa Rugby nei Parchi, dopo il Virgiliano che fu un grande successo. Qui a Capodimonte c’è tanta gente, molti bambini e giovani. E’ un’iniziativa che condivido per due motivi: il rugby è uno sport molto bello, ha dei valori etici importanti come lo spirito di squadra e il contatto con la natura. Sport e natura in un contesto straordinario, sempre più frequentato.
 
 

Il Comune di Napoli apprezza e sostiene quest’iniziativa: complimenti agli organizzatori» dichiara il sindaco Luigi de Magistris, intervenuto nel pomeriggio, rendendosi disponibile per foto e selfie e conservando con istruttori, genitori e addetti ai lavori. Incantato dall’interesse mostrato all’ombra del Vesuvio nei confronti del rugby il campione di fama internazionale Mauro Bergamasco. «Il nostro uno sport che ha bisogno di istintività e Napoli se ne trova a vagonate. La propaganda di questa disciplina avvicina molte famiglie e giovani. Allegria, giovialità e paesaggio fantastico innalzano lo spirito». Lo statuario vincitore di scudetti in Italia e Francia si è intrattenuto con due glorie cittadine, Mimmo Augeri e Raffaele D’Orazio, artefici dei due tricolori vinti con la Partenope nel biennio 1964-1966. «Momenti particolarmente emozionanti» spiega Bergamasco, impegnato nel veicolare messaggi positivi alle giovani generazioni, mettendo a disposizione il suo talento. Nutrito il parterre: Fabrizio Senatore, presidente FIR Campania, Ciro Borriello, assessore allo sport del Comune di Napoli, insieme ai suoi figli, Diego D’Orazio, presidente dell’Amatori, Alessandro Fusco, preparatore atletico del Posillipo e referente della scuola di Rugby Elio Fusco, esponenti del Rugby Vesuvio, Emanuela Bertoli, coordinatrice del progetto RnP. «Siamo alla terza edizione napoletana, la settima iniziata a Milano e poi espansa nei diversi parchi italiani. Questa del Real Bosco – Parco di Capodimonte l’hanno definita la location in assoluto più prestigiosa. Siamo soddisfatti» esterna le sue considerazioni Rodolfo Antonelli, consigliere dell’Amatori Napoli e responsabile del MiniRugby. «Appronteremo una sinergia con il Museo di Capodimonte e con il direttore Sylvain Bellenger, persona illuminata. Non venivo al parco da una decina d’anni: l’ho trovato trasformato, bellissimo, organizzato e ordinato. Penso che i nostri amici milanesi, sempre esigenti, siano rimasti appagati dalla splendida cornice e dall’incremento numerico dei bambini più che raddoppiato». Spazio infine a considerazioni calcistiche. Al primo cittadino viene posta la seguente domanda (a ventiquatt’ore prima di Fiorentina-Napoli, è bene chiarirlo). Il Napoli riuscirà ad arrivare alla meta tanto sospirata? «Mi avvalgo della facoltà di non rispondere. Dobbiamo essere molto scaramantici, però stiamo sul pezzo».    
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