Tokyo, il sogno infranto di Salvatore Urso:
non basta la doppietta d'oro alla Scandone

Salvatore Urso
Salvatore Urso
di Diego Scarpitti
Lunedì 12 Luglio 2021, 19:11
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Sogno accarezzato e rinviato. Si accanisce la sfortuna, imperversano gli imprevisti. Sfuma Tokyo per Salvatore Urso ma non per demeriti sportivi. La notizia davvero inattesa della cancellazione della staffetta impedisce al 21enne nuotatore paralimpico di prendere parte alla rassegna nipponica. «Sin da inizio anno ho preparato i 100 stile libero, perché in Giappone avrei dovuto concorrere nella staffetta 4x100 sl per atleti con disabilità visiva», racconta incredulo. Cambiamento di programma. «Attenzione dirottata necessariamente altrove. Ho dovuto preparare un’altra gara (100 farfalla) ma solo con un mese di tempo a disposizione. Impossibile, dunque, perfezionare il tutto e ipotecare la qualificazione in vista delle imminenti Paralimpiadi. Non basta neppure un anno di lavoro per staccare il pass a cinque cerchi», ammette contrariato Urso.

 

Si è comunque fatto valere l’atleta della Noived Napoli agli Assoluti alla Scandone, mettendo in bacheca due medaglie d’oro nella categoria S11. Suo il record nei 400 sl (5’08”35) e migliore prestazione individuale nei 100 farfalla (1’13”14). «Per raggiungere i grandi obiettivi, -inutile negarlo-, servono adeguati spazi acqua e strutture idonee, davvero carenti in questo periodo, non soltanto per il sottoscritto ma per l’intero movimento napoletano e campano», osserva il classe 1999.

«Anno difficile tra allenamenti in acqua e in palestra, strutture chiuse causa pandemia da Covid-19. Molto complicato conciliare le doppie sedute, fondamentali nella preparazione in vista dei Giochi paralimpici», evidenzia Salvatore. «La piscina del Caravaggio Sporting Village ci ha gentilmente ospitati con Alessio Sigillo, anche la Scandone, ma non ha garantito sufficienti spazi acqua e il sabato non si nuotava». Non si arrende affatto lo studente di Lettere, non si lascia abbattere da una situazione che non è dipesa da lui. «Lo sport insegna ad accettare le sconfitte». Saggezza giovanile e non solo. «Nulla vieta di continuare a dare il massimo per raggiungere altri traguardi durante il cammino di avvicinamento a Parigi».

Idee chiare, spirito combattivo. «Tra tre anni le prossime Paralimpiadi in Francia, percorso più breve rispetto al classico quadriennio. Aspetto positivo da non sottovalutare né tralasciare», argomenta fiducioso. «Il mio allenatore Luca Del Giudice mi ha sempre sostenuto, anche nel periodo buio in cui ho appreso della cancellazione della staffetta, così come la società Noived Napoli con il presidente Rocco De Icco, il preparatore atletico Gennaro De Rosa e la mia famiglia», conclude. Non sono bastati gli ottimi risultati conseguiti nelle gare individuali per volare nel paese del Sol Levante. Salvatore Urso riparte dalla bellissima esperienza di Fuorigrotta con margini notevoli di crescita ed enormi potenzialità, e con la rinnovata volontà di esserci e ben figurare nei prossimi appuntamenti importanti.

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