L'Italbasket resta in corsa nel Mondiale in svolgimento tra Filippine, Giappone e Indonesia. A Manila gli azzurri del ct Gianmarco Pozzecco battono 83-90 i padroni di casa delle Filippine, idoli di un Paese che vive per la pallacanestro. L'Italia si qualifica così, nella seconda fase, per i gironi dal primo al sedicesimo posto. «Datemi addosso, ma lasciate stare l'Italia. Adoro i miei giocatori e ho uno staff clamoroso. Senza il mio staff mi sarei buttato dal trentasettesimo piano, dove ho la camera. Il presidente Petrucci mi vuole bene come un figlio e per me è come un padre. La vittoria è dedicata a lui, vale il preolimpico». Così un accorato Pozzecco ai microfoni Rai.
PRIMO PERIODO - L'Araneta Coliseum di Quezon City, nell'area metropolitana di Manila, è stata la sede di “Thrilla in Manila” il terzo incontro di pugilato tra il vincitore Muhammad Alì e Joe Frazier, svoltosi il 1° ottobre 1975.
SECONDO PERIODO – Ravena regala alle Filippine il massimo vantaggio (26-22), ma ci pensano capitan Datome (finalmente, dopo tanti errori dall'arco anche nelle precedenti gare) e Ricci con due triple a ribaltare di nuovo il punteggio. Si stringono le maglie della difesa dell'Italia, soprattutto su Clarkson: bravi in particolare Tonut e Pajola. Doppia cifra per la nostra stella Nba Fontecchio (12 punti) e azzurri che volano a +9 sul 29-38, anche grazie ad un libero di Spissu dopo un tecnico alle Filippine. Massimo vantaggio Italia sul +11 (31-42 con due liberi di Fontecchio, poi 37-48 con una tripla di Tonut), prima che Abando mandi tutti all'intervallo lungo sul 39-48
TERZO PERIODO – Le Gilas (le Aquile) filippine partono con un 4-0 potenzialmente pericoloso, Tonut e Fontecchio rimettono le cose a posto (46-56). Ramos riavvicina i suoi da tre, ma risponde immediatamente Spissu, tripla psicologicamente fondamentale per il play sardo. Da qui parte un parziale che porta gli azzurri a condurre 49-64, con un canestro da tre di Pajola. Colpisce da oltre l'arco anche Ricci, poi si scatena di nuovo il regista della Virtus Bologna con altre due conclusioni pesanti, una allo scadere del terzo periodo al termine di un'azione confusa. A 10' dal termine Filippine-Italia 60-73.
QUARTO PERIODO – I filippini cercano di battersi sino in fondo in onore del loro pubblico, ma ormai la partita appare segnata. Melli e Spissu (tripla) portano l'Italbasket al massimo vantaggio sul +18 (60-78). Qualche nostra distrazione permette agli asiatici di rientrare sul -12 (68-80 con Clarkson e un gioco da tre punti di Ramos). Vengono però ricacciati indietro da Fontecchio e da un paio di triple del solito utilissimo Pippo Ricci, ala dell'Olimpia Milano. Ma non finisce qui: le Filippine hanno mille vite e dal -17 (71-88) si riavvicinano sino a -10 a due minuti dalla fine. Fondamentali due rimbalzi difensivi di Melli (in collaborazione con Spissu) e Pajola, che interrompe il break avversario con due liberi che sono ossigeno (81-90 nell'ultimo minuto), sino all'83-90 conclusivo.