Un turbine di canestri da tre punti, di giocate difensive, di tuffi per recuperare palloni, di rimbalzi e assist che mandano in visibilio i 4mila del Palabarbuto. L’Armani Milano campione d’Italia finisce schiantata (77-68), con la Gevi sempre in vantaggio fin dalla prima palla e anche con 16 punti di margine contro i campioni d’Italia. Dopo lo show a Sassari, la squadra di Milicic si ripete clamorosamente e vola in cima alla classifica. C’era fiducia dopo l’esordio ma nessuna osava sperare tanto. Si ipotizzava una partita equilibrata contro la corazzata milanese che poteva essere stata fiaccata dalla partita di Eurolega in Turchia di venerdi sera. Una stanchezza che è emersa sicuramente in alcune fasi della partita ma che non toglie nulla all’impresa della squadra di Milicic, che vinto il duello delle panchine contro Ettore Messina. Grandi Zubcic (17 punti), giocatore che ha incantato per classe e personalità, Sokolowski (16), un tuttofare preziosissimo, Owens (16 e 10 rimbalzi), che ha schiacciato 4 volte sulle teste dei giganti milanesi. Ma bravi tutti, Jaworski, Lever, De Nicolao, un po’ sottotono Ennis (2 punti), che deve crescere atleticamente, e a due facce Pullen (8), genio e sregolatezza, male fino al 4° quarto, poi strepitoso autore dell’allungo finale.
E c’è da riflettere sulle parole del coach azzurro che nel dopo gara parla di ottima partita ma con tante cose da correggere e migliorare.
Se si continua così ci vorrà davvero un impianto più grande per contenere i tifosi. Milicic sorride: «Magari con le vittorie riuscissimo a far costruire un impianto da 10mila posti come il Mario Argento. Mirko Novosel me ne aveva sempre parlato», conclude il coach.