Givova Scafati-Virtus Bologna 75-81, gialloblù ko a testa alta

Esordio in campionato con sconfitta

David Logan a canestro
David Logan a canestro
di Stefano Prestisimone
Lunedì 2 Ottobre 2023, 07:00
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Esce a testa alta Scafati dal durissimo confronto con la Virtus Bologna. Il finale, 75-81, fotografa una partita che dopo l'inizio di marca bolognese, ha visto il ritorno prepotente dei campani capaci di impegnare gli ospiti fino all'ultimo minuto di gioco. La truppa di coach Sacripanti ha avuto il grande merito di non disunirsi mai, di restare coesa e compatta e di giocare la propria pallacanestro fino alla fine. La differenza di valori e di fisicità ha fatto la differenza, evidenziata dalle percentuali finali di tiro (48% contro 54% da due; 32% contro 41% da tre; 62% contro 70% ai liberi). La lotta a rimbalzo è stata vinta dai locali (41 contro 34), ma non è bastato a far propria la posta in palio, pur uscendo a testa alta dal rettangolo di gioco. Peccato per quel parziale di 5-20 nei primi cinque minuti della contesa.

Stefano “Pino” Sacripanti a fine gara: «Malgrado la sconfitta abbiamo disputato un’ottima partita per 35 minuti.

Siamo partiti, nei primi 5 minuti, con una forte tensione, che non abbiamo saputo gestire. Questo ce lo dice non solo qualche difesa leggera ma anche qualche tiro libero sbagliato, che non fa parte del nostro repertorio. Per i restanti 35 minuti abbiamo disputato una buona gara, come avremmo dovuto interpretarla sin dall’inizio, raddoppiando a tutto campo, cercando di essere aggressivi sui pick and roll, aumentando il numero dei tiri ed allargando il campo per avere più spazio contro la loro fisicità. Quando giochi una partita di questo livello, all’impatto devi essere pronto, mentre noi non lo siamo stati, soggiogati dalla forza di Bologna e dall’emozione dell’esordio. Siamo stati senza pressione sulla palla e senza aggressività al cospetto di un caterpillar, di una formazione dotata di una energia pazzesca. Abbiamo comunque interpretato la partita nel modo giusto per 35 minuti e non è così scontato alla prima di campionato. Peccato solo non aver capito sin da subito che impatto avremmo dovuto avere con la partita. Abbiamo comunque messo energia e tanto cuore, oltre ad essere stati bravi, sotto il profilo tecnico tattico, ad imbrigliarli in molti frangenti, sfruttando ad esempio la duttilità di Gentile, che ha attaccato da playmaker e difeso sotto le plance. Gli ottimi 35 minuti disputati sarebbero potuti bastare contro qualsiasi squadra, ma contro la Virtus no. Devo far capire meglio alla squadra come approcciare queste gare, con meno paura e timore. Il 20-5 dell’inizio è stato determinante, ma sul - 3 ci sono poi stati degli episodi a condannarci, come la rocambolesca tripla di Shengelia, che ci ha tagliato le gambe ad un minuto e mezzo dalla fine».

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