Reggina-Benevento, Cannavaro: «Sfideremo una squadra forte. Contento per i rientri»

Il tecnico del Benevento Cannavaro
Il tecnico del Benevento Cannavaro
di Oreste Tretola
Sabato 26 Novembre 2022, 13:11
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La sosta sta volgendo al termine. Domani il Benevento sarà di scena a Reggio Calabria. Lo stop per le nazionali è stato affrontato al meglio dai giallorossi dopo la vittoria di Ferrara. Fabio Cannavaro può finalmente sorridere per un’infermeria che si svuota: “Riavere a disposizione dei calciatori importanti fa piacere. Qualcuno si è allenato ieri per la prima volta con noi, ho deciso di portarli tutti per fargli sentire il profumo dello spogliatoio – ha dichiarato il trainer in conferenza pre match - Ciò che ho detto subito dopo Ferrara è che l'emergenza non è ancora finita. C'è ancora da soffrire, questi calciatori sono stati fermi per molto tempo. La situazione sta migliorando, ma dobbiamo essere molto attenti. Il dubbio se schierarli o meno sicuramente te lo mettono perché sono calciatori di qualità. Dobbiamo pensare sempre alla famosa gestione. Li ho visti bene, anche a livello mentale hanno pulito quelle paure che c'erano qualche settimana fa. Questa sosta ci ha permesso di lavorare con serenità, un aspetto che mancava da un po'. Abbiamo alzato il livello di tutti. Al di là di chi andrà in campo dobbiamo proseguire sulla strada intrapresa, solo questa può essere la strada giusta per uscire da una situazione di classifica non delle migliori". 

Cannavaro ha sottolineato come non sarà semplice giocare nella tana della seconda in classifica che vanta il miglior attacco del torneo e la seconda miglior difesa: “La Reggina è una squadra forte ed esperta, con un allenatore che conosce benissimo la Serie B. Sa soffrire e sa attaccare, visto che è il miglior attacco del campionato. Porta al gol tanti calciatori, quindi dobbiamo essere consapevoli di questa forza dell'avversario e dovremo essere bravi a limitarli. Solo così potremo esaltare le nostre caratteristiche. Il fatto di giocare sotto la pioggia è indifferente. Quando uno vuole giocare si può adattare in qualsiasi situazione. Le scelte sono sempre dovute al fatto di chi ho a disposizione, sicuramente non le faccio in base al clima. Guardo molto ciò che mi danno durante la settimana, perché è in quel momento che un calciatore deve dimostrare. Personalmente non ho mai giocato alle 12.30. Credo che lascerò i ragazzi liberi, senza sveglia. Alle 9:30 c'è una sorta di pranzo. Mezzogiorno è un orario strano, quindi non è una questione legata all'abitudine, ma c'è da capire che questa è una partita molto importante”.

L’ex difensore e il Benevento ritroveranno Pippo Inzaghi: “Il fatto di trovare tanti miei ex compagni fa piacere. Pippo ha lasciato un ricordo fantastico a Benevento facendo un qualcosa di straordinario, adesso allena un'altra squadra. Non dobbiamo pensare alle carezze perché per novanta minuti saremo nemici. Durante la partita dovremo pensare a fare il nostro lavoro, poi finirà tutto dopo il novantesimo". Il tecnico della strega ha concluso, soffermandosi anche su alcuni singoli: “Pastina dovrò capire la lezione. Noi possiamo dare solo dei consigli. Deve pensare solo a giocare a calcio senza fare la guerra. Con la tecnologia che c'è è da stupidi avere determinati atteggiamenti. El Kaouakibi e Kubica sono giocatori molto fisici, danno centimetri e danno in campo una presenza importante. Tutti quelli che sono entrati hanno bisogno di crescere di minutaggio”.

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