Frosinone-Napoli, il portiere Turati squalificato per espressione blasfema. Multa alla società per il lancio di un accendino

L'ultimo uomo dei giallazzurri inquadrato durante le riprese televisive

Il portiere del Frosinone Stefano Turati squalificato per espressione blasfema
Il portiere del Frosinone Stefano Turati squalificato per espressione blasfema
di Pierfederico Pernarella
Martedì 22 Agosto 2023, 18:41 - Ultimo agg. 19:02
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Il giudice sportivo di Serie A, in merito alle partite della prima giornata, ha squalificato per una giornata il portiere del Frosinone Stefano  Turati grazie alla prova televisiva.  Turati, durante il match con il Napoli, «è stato chiaramente inquadrato nelle riprese televisive mentre proferiva un’espressione blasfema, udibile ed individuabile senza margine di ragionevole dubbio», si legge nelle motivazioni. Il giudice sportivo ha anche multato per 4mila euro la società del Frosinone per il lancio di un accendino in camppo durante la partita al "Benito Stirpe" con i partenopei. 

IL CASO DE LAURENTIIS

E a proposito di espressioni blasfeme sta facendo discutere il video che immortala il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis che bestemmia urlando contro un bambino che a Frosinone chiedeva un selfie con un calciatore, e affermando che non si trovasse lì per fare fotografie.

E il video gira sui social. «Il mondo del calcio si macchia ancora una volta di un episodio di violenza e blasfemia verbale - commenta Antonio Affinita, direttore generale del Moige - Movimento Italiano Genitori -. A rendere ancora più grave l’accaduto è il fatto che il protagonista sia il Presidente di una squadra di calcio, quindi una figura istituzionale, che ha inveito con blasfemia contro un bambino, peraltro fan della sua stessa squadra. Un comportamento blasfemo e ingiustificabile, che sarebbe stato vergognoso in qualsiasi contesto e contro qualsiasi persona, aggravato dalla presenza di minori». 

DASPO DI TRE ANNI

infine il Questore, Domenico Condello, ha adottato il provvedimento di divieto di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, per tre anni, nei confronti di un 34enne tifoso del Napoli. L’uomo, durante il primo tempo della citata partita, dopo aver scavalcato la ringhiera perimetrale di protezione dello stadio, accedeva all’interno dell’area “Main Stand”, dove riusciva a guadagnare l’indebito ingresso alla Tribuna Centrale, ma la polizia è riuscito subito a fermarlo. 

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