Benevento in apnea, la C è a un passo

I giallorossi non sono più padroni del proprio destino

Glik, difensore del Benevento
Glik, difensore del Benevento
di Luigi Trusio
Mercoledì 3 Maggio 2023, 10:47
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Una squadra che in 10 gare non riesce a portare a casa una vittoria, non può evitare la retrocedere. Il Benevento non ha ancora esalato l'ultimo respiro ma boccheggia da settimane nel vano tentativo di recuperare una dose massiccia di ossigeno. Con Agostinelli qualcosa è cambiato: la squadra adesso è viva e reagisce, attacca con convinzione e segna anche se commette ancora le solite ingenuità tra amnesie difensive e gol falliti. L'aritmetica tiene ancora appesi a un filo i giallorossi, che adesso però non sono più artefici del proprio destino e, oltre a vincere le prossime tre gare inanellando 9 punti, devono sperare che Cosenza, Cittadella e Brescia non facciano più di 3 punti, il Perugia non ne infili più di 5 e la Spal non accumuli più di 6. Sono le uniche squadre raggiungibili in classifica, mentre tutte le altre sono ormai andate. Di queste, il Benevento se ne deve lasciare alle spalle almeno tre, per cui se due di queste oltrepassano la soglia punti di cui sopra non sarebbe un problema, ma qualora se ne aggiungesse soltanto una i giallorossi sarebbero in serie C. Senza tralasciare il fatto che, in assenza di un successo a Cittadella, sarebbero spacciati e l'amara sentenza arriverebbe già sabato, a conclusione di un campionato letteralmente gettato alle ortiche da una squadra disastrata e impotente e da tanta, troppa improvvisazione gestionale. L'annunciata programmazione è rimasta solo sulla carta e in alcuni casi nelle parole: quattro allenatori e altrettanti preparatori, medici silurati, giocatori scontenti o epurati. E un mercato di gennaio da spettatori: mentre tutte le avversarie si rinforzavano, con la motivazione che sul mercato ci fosse poco o nulla di meglio rispetto a quelli in organico, sono arrivati due comprimari (Pettinari e Jureskin) utilizzati col contagocce. Cosenza e Venezia, ma soprattutto il Brescia, si stanno salvando con calciatori trattati anche dal Benevento ma poi lasciati perdere perché giudicati inadeguati. Non resta che affidarsi alla divina provvidenza, perché solo un miracolo, ma di quelli che accadono una volta ogni 10 anni, può permettere ai giallorossi di mantenere la categoria. Peccato, perché forse senza la catastrofica esperienza Stellone ci sarebbe stata di sicuro qualche chance aggiuntiva.


Contro il Parma due gol regalati, tra un errore collettivo (Farias che batte la rimessa al posto di Foulon, Tosca che si avventura in attacco e perde palla, Vazquez che neutralizza Veseli, Letizia in netto ritardo nella diagonale su Benedyczak, Glik che si fa aggirare senza far nulla e Manfredini che si fa passare il pallone sotto le gambe) e uno di Veseli e Tosca (rilancio troppo molle sulla pressione dell'albanese e salita in ritardo del rumeno sul fuorigioco), e tanta fatica per rimettere in piedi il match rischiando pure di vincerlo. Ma tenere ancora in campo Letizia e Improta, tra i principali colpevoli di questa situazione, si sta rivelando una sciagura. Anche Agostinelli, come i predecessori, dopo aver tagliato i rami secchi (Simy, La Gumina) continua a puntare sui due, che però hanno concluso il proprio ciclo nel Sannio (e che già erano stati protagonisti in negativo nella fase cruciale dello scorso anno quando occorreva lo step decisivo per la serie A) nonostante i sontuosi rinnovi pluriennali di cui hanno beneficiato soltanto un anno fa. Il Benevento si aggrappa a Camillo Ciano e le sue prestazioni non fanno che aumentare i rimpianti.
Ieri, intanto, è ricominciata la preparazione ma solo per coloro che sono subentrati (Tello, Viviani, Carfora, Pettinari) o non hanno giocato contro il Parma (inclusi Simy e La Gumina). Per i titolari solo palestra. Assente Leverbe, che ieri mattina è stato sottoposto a ecografia. Il francese soffre per una leggera contrattura al flessore ma dovrebbe essere recuperabile per Cittadella. Dove occorre che sia arruolabile visto che non ci sarà lo squalificato Glik. Il polacco ha ricevuto una evitabilissima ammonizione per proteste in occasione di un fallo netto commesso da Tello. Oggi pomeriggio la ripresa vera e propria all'«Imbriani», domani altra seduta pomeridiana, venerdì rifinitura e partenza per il Veneto.
 

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