Plusvalenze, Salernitana a rischio sanzioni ma Iervolino si difende: «Noi parte lesa»

Gli ex dirigenti granata sono accusati di aver emesso fatture false

Danilo Iervolino
Danilo Iervolino
di Alfonso Maria Avagliano
Venerdì 7 Aprile 2023, 07:01 - Ultimo agg. 15:03
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Gli atti dell'inchiesta della Procura di Tivoli sulle operazioni sospette tra Lazio e Salernitana saranno presto sulla scrivania del procuratore federale, Giuseppe Chiné. Si muove anche la giustizia sportiva per approfondire il coinvolgimento dei due club nel nuovo caso plusvalenze. Mercoledì le Fiamme Gialle hanno perquisito le sedi societarie sequestrando carte, pc e smartphone. Il day after è fatto di «assoluta serenità perché l'attuale compagine societaria è estranea alle condotte oggetto di indagine e sarebbe parte lesa», dice il professore Salvatore Sica, legale della Salernitana.

Ieri l'Ad Milan ha incontrato Iervolino a Roma per fare il punto.

Resta comunque sullo sfondo il lieve timore che la Salernitana, pur avendo cambiato proprietà dopo i fatti contestati, possa comunque subire sanzioni (multa o penalizzazione) qualora venissero accertati illeciti della precedente gestione perché il soggetto giuridico è rimasto lo stesso in continuità sportiva. Il percorso degli inquirenti sarebbe in fase avanzata: dovrebbero emergere novità dopo l'acquisizione del materiale sui trasferimenti da Salerno a Formello di sette giocatori tra il 2017 e il 2021 per un totale di 25,7 milioni. Gli ex dirigenti granata Fabiani, Corradi e Marchetti sono accusati di aver emesso fatture e documenti per operazioni inesistenti e false comunicazioni sociali. 

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