Salernitana, è caos in campo: 36 calciatori utilizzati in stagione

Un altro primato dei granata che fa riflettere

Salernitana, è caos in campo: 36 calciatori utilizzati in stagione
Salernitana, è caos in campo: 36 calciatori utilizzati in stagione
di Pasquale Tallarino
Lunedì 15 Aprile 2024, 10:28
4 Minuti di Lettura

Schiacciata sotto il peso della classifica e della precarietà, la Salernitana culla un altro primato sul quale riflettere molto. Dall'inizio del campionato, le quattro gestioni tecniche che si sono avvicendate hanno alternato trentasei giocatori. Nessuno lo ha fatto, nei cinque maggiori campionati europei. Trentasei calciatori che «ruotano» possono essere indicatore di rosa ricca e assortita, ma in realtà in casa granata questa è la fotografia della confusione e del guazzabuglio. «Ho l'imbarazzo della scelta», refrain ascoltato in molte conferenze, è stato il modo elegante degli allenatori di far coraggio alla squadra e farsi coraggio, affinché il cuore non dicesse alla mano «dovunque tocchi, prendi male». Addirittura in occasione della trasferta di Roma la Salernitana ha toccato soglie di abbondanza e di overbooking mai raggiunte: undici calciatori di reparto convocati, una squadra intera, un esercito.

Calciatori di reparto o di ruolo? Questa domanda si è insinuata dal primo allenamento nella testa di Colantuono, perché a fronte di tale abbondanza la Salernitana non ha mai avuto un ricambio a sinistra e non l'ha trovato. Così è andato via Mazzocchi e non è arrivato solo Pierozzi ma anche Zanoli. E nel frattempo è rimasto Sambia. E nel frattempo è rimasto Bradaric. E dopo aver capito che se gli altri fanno la partita dalla parte di Bradaric, le porte del lunapark si spalancano più velocemente, Colantuono è stato comunque costretto a non utilizzare sempre Pellegrino terzino bloccato, perché terzino e fulmine di guerra non è, ma servirsi ancora del croato.

Che però è più adatto per uno schieramento a cinque, come Zanoli.

Pure quest'ultimo ha di nuovo steccato e nel frattempo si prepara alla seconda retrocessione di fila. Un guardaroba pieno di vestiti e non sapere cosa indossare; non accade per imbarazzo della scelta, ma perché nessuno spicca come l'abito preferito, come il piazzato e vincente. Colantuono li ha usati quasi tutti, eppure gli resta negli occhi inevitabile, irrefrenabile la sensazione di incompiuta: è impresa ardua, in casa granata, comprende se Sambia, considerato il più temperamentale, possa essere ancora utilizzato a destra, se Pierozzi ha superato qualche acciacco per giocare di nuovo e se ci deve essere comunque Bradaric terzino o più avanzato per nascondere e colmare le carenze. Undici difensori e tre portieri over.

E poi stopper, tanti stopper. Ma chi «stoppa» davvero gli attaccanti degli altri? Boateng lotta contro gli acciacchi dell'usura di una carriera luminosa. Pirola deve essere tutelato in qualsiasi modo, altrimenti finisce nel loop che ha già inghiottito Lovato ceduto al Torino. Il problema però in estate sarà doppio, perché Lovato potrebbe rientrare per fine prestito e Pirola deve essere comunque ceduto provando a compensare i 5 milioni spesi per acquistare il cartellino dall'Inter. La difesa gruviera doveva essere potenziata da Manolas, Pasalidis, Pellegrino, ma oggi si fa fatica a trovare il peggiore. Manolas offre migliore tenuta agonistica, ma i tifosi hanno assistito increduli ai doppi e tripli triangoli con i quali la Lazio venerdì sera ha bucato la difesa della Salernitana, trafiggendola proprio al centro, arrivando a concludere quasi in prossimità dell'area piccola e palla al piede. Laziali favoriti da errori di marcatura, da posizioni del corpo totalmente sballate: i difensori «scivolano» sulla propria sinistra mentre Felipe Anderson punta il loro fianco destro; altri si fermano in attesa del calcio di rigore, ancor prima che l'arbitro lo fischi davvero.

I trentasei calciatori alternati hanno prodotto anche un inevitabile rovescio della medaglia: conoscenza scarsa dei pregi e difetti del compagno. «Tu chi sei?». La Salernitana ha giocato tante partite con Ochoa che non ha l'uscita nelle proprie corde. Una difesa che si è allenata a giocare schiacciata ha poi assorbito l'inserimento di Costil, avanza di una quindicina di metri ma marca altissimo, marca naif. Boateng cerca di guidarla facendo scattare il fuorigioco ma Gyomber resta dietro.

Dalla nebulosa, a fine campionato, qualcuno uscirà con il pallone sotto il braccio e dovrà anche chiedersi chi di loro resterà in granata. La Salernitana deve spendere 300mila euro di penale se non vuole riconfermare Gyomber, ha Fiorillo e avrà Sepe sotto contratto, ma anche Pasalidis e Bradaric. Il contratto di Sambia non muta in B: guadagna un milione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA