Che strano il suo destino. Un po' come il cognome, che a queste latitudini rievoca un gigante difensivo a cui è stato dato simpaticamente il diminutivo di KK. Nel suo caso il cognome, invece, è con la lettera “C”. Lassana Coulibaly è giunto in Italia due stagioni or sono per accasarsi alla Salernitana, cenerentola di serie A, che era imbrigliata nel trust di Lotito e Mezzaroma e che sembrava destinata ad una inevitabile retrocessione o peggio ancora addirittura alla scomparsa se non fosse arrivato Danilo Iervolino che, allo scoccare della mezzanotte di capodanno, ha salvato i granata dall'oblio conducendo la squadra ad una miracolosa quanto insperata salvezza. Tra i protagonisti di quella cavalcata c'è anche il centrocampista del Mali che nella scorsa stagione ha saputo fare ancora meglio attirando su di se le attenzioni della Premier League ed anche di qualche club di prima fascia. Tra questi c'è anche il Napoli. L'allora diesse Cristiano Giuntoli lo aveva fatto seguire dalla sua fitta rete di scouting ed oggi Coulibaly è uno dei nomi cerchiati in rosso come possibile rinforzo per il centrocampo di Garcia. Come principale alternativa ad Anguissa, insomma. Il calciatore, 27 anni, perno della Nazionale del Mali, è un autentico caterpillar del centrocampo che ama disimpegnarsi come mezzala destra, ma che non disdegna anche il ruolo di mezzo sinistro. L'anno scorso è stato l'anima ed il motore del centrocampo granata, mettendo a segno tre reti di pregevole fattura, condite da altrettanti assist di cui uno da oscar all'Olimpico per la rete di Candreva contro la Roma di Mourinho. Lassana si disimpegna benissimo in entrambe le fasi ed è capace di un giusto mix di quantità a qualità.
La Salernitana l'anno scorso è riuscita a respingere le richieste che giungevano dall'Inghilterra, anche se proprio Collulbaly fu il pomo della discordia che portò alla frattura con l'allora direttore sportivo Walter Sabatini.