Luciano Spalletti dal tetto dell'Italia alla città archeologica più famosa al mondo per ritirare il premio Artis Suavitas. A Pompei Spalletti rivela il segreto della vittoria dello scudetto: «Talento, umiltà e disponibilità dei calciatori hanno reso possibile questo bellissimo viaggio. È la presunzione che uccide ogni forma di iniziativa dal grande risultato. Il segreto della vittoria? L'umiltà. Napoli è stata per due anni la mia università di vita. A Napoli ho fatto il pieno di cultura e dico grazie alla città per aver pensato a me ed è grazie alla mia bellissima esperienza a Napoli che ho vinto questo ambito premio». E poi la magia della città eterna ha incantato il mister che invia un videomessaggio al sindaco: «Dottor Carmine Lo Sapio grazie per aver contribuito a rendere Pompei bellissima».
I tifosi impazziti per Spalletti lo hanno atteso fuori al Parco Archeologico per fare selfie.
L'evento, giunto alla quarta edizione, è organizzato dall'associazione Artis Suavitas Aps, presieduta da Antonio Larizza, in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei e con il patrocinio del Ministero della Cultura, del Ministero dell'Istruzione e del Merito, della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli, di Scabec SpA, dell'Università degli Studi di Napoli Federico II e di RAI-Campania. La serata è stata condotta da Veronica Maya. «Abbiamo scelto il Parco Archeologico di Pompei ha spiegato Antonio Larizza - come location poiché rappresenta un fiore all'occhiello di quell'inestimabile patrimonio artistico e culturale che tutto il mondo ci invidia». «Siamo felici di aver ospitato all'interno dell'Anfiteatro il galà di premiazione Artis Suavitas, un evento ricco di personaggi che costituiscono delle assolute eccellenze nel campo dell'arte e della cultura - ha dichiarato il direttore del Parco Gabriel Zuchtriegel - Pompei si apre sempre di più a eventi che vanno al di là dell'archeologia, perché è attraverso l'incontro con artisti e personalità di altre realtà, dalla musica alla scienza, allo sport e all'imprenditoria che si può raccontare meglio l'antico e tutto ciò che rappresenta e che ritorna nel nostro quotidiano. Pompei è un palcoscenico dove contemporaneo e antico si mescolano in modi nuovi, dando vita a risultati inediti».