Manna, dal Cilento al Napoli: «Un ragazzo brillante, ci farà vincere»

A Cardile tutti conoscono il futuro diesse azzurro

Giovanni Manna con Cristiano Giuntoli
Giovanni Manna con Cristiano Giuntoli
di Antonio Vuolo
Giovedì 4 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 5 Aprile, 07:50
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Poco meno di 200 km separano quella che sarà probabilmente la nuova “casa” di Giovanni Manna, il centro tecnico del Napoli a Castel Volturno, da Cardile, frazione di Gioi, il piccolo comune del salernitano di cui è originario l’attuale braccio destro di Giuntoli alla Juventus. Siamo nel Cilento, a pochi chilometri da Vallo della Lucania, il centro di servizi più grande della zona dove lo stesso Manna è nato nel 1988. Una terra a cui il futuro ds del Napoli è rimasto sempre molto legato, nonostante negli ultimi anni le sue presenze siano diminuite sempre di più a causa degli impegni calcistici. Ed è proprio qui, tra le viuzze in pietra del centro storico di Cardile ed i bar del paese, che la notizia di Manna al Napoli diventa motivo di dibattito e di confronto per tutta la giornata. 

Le reazioni 

In quello che è sempre stato considerato un feudo di fede juventina, nonostante la collocazione geografica, si commenta con un po’ di nostalgia l’arrivo di Manna all’ombra del Vesuvio. Ma non mancano i complimenti al loro concittadino per la carriera che sta avendo e per l’importante incarico che potrebbe essere formalizzato al termine della stagione sportiva. La più cauta è zia Ester, che ha visto praticamente crescere il giovane Manna, prima che partisse per il nord insieme a tutta la famiglia. «Viene al Napoli? Non mi risulta, so che gli piace stare lì», ci racconta la simpatica signora.

Che poi conclude con un breve ritratto nipote: «L’ho visto crescere. Un bambino sempre gentile, buono, disponibile e poi si è impegnato, meritando di arrivare dove si trova». Anche davanti al bar non si parla d’altro. «Ci coglie un po’ spiazzati questa notizia - sottolinea un amico - però ci fa piacere: è un ragazzo che merita. Certamente, per noi tifosi della Juve sarà difficile da digerire questo trasferimento così come per i napoletani è stato difficile quello di Giuntoli». Poco dopo la chiesa si incontra anche un tifoso azzurro. «Lo conosco da bambino, così come tutta la famiglia. È un ragazzo brillante, siamo felicissimi di poterlo vedere a Napoli», dice. Mentre un altro tifoso partenopeo rincara la dose: «Avere un compaesano nel club sportivo più rappresentativo del Sud è un orgoglio. Speriamo che con lui si avvierà un percorso di rifondazione dopo questa brutta stagione sportiva». Tutti, però, sono d’accordo su una cosa: aspettano Giovanni in estate per brindare, dopo la firma.

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