Milan-Napoli, probabili formazioni: Mazzarri rilancia Ostigard nella difesa a tre

L'unico dubbio è sul modulo: 3-4-3 o 3-5-2?

Leo Ostigard
Leo Ostigard
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Sabato 10 Febbraio 2024, 08:30 - Ultimo agg. 11 Febbraio, 09:27
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Luci a San Siro e riflettori puntati sulla nuova metamorfosi del Napoli. Mazzarri torna sui suoi passi, conferma di voler (plasmare?) una squadra camaleontica capace di cambiare pelle a seconda delle circostanze e sopratutto dell'avversario che si ritrova difronte e si presenta con il vestito a lui più congeniale nella scala del calcio. Un po' come quando vai ad una cerimonia importante e tiri fuori dall'armadio il vecchio smoking che non passa mai di moda. E domani sera, contro il Milan, al Meazza, l'occasione è di quelle che contano. In palio ci sono punti pesanti per la prossima Champions. Sopratutto per il Napoli costretto ad inseguire il quarto ed ultimo posto utile per l'accesso all'Europa che conta ed a caccia del quarto risultato utile di fila in campionato. I campioni d'Italia proveranno ad esorcizzare il Diavolo e a sfatare il tabù Giroud (sei gol in nove partite in cui ha affrontato gli azzurri), schierando la difesa a tre (o a cinque che dir si voglia) che finora ha garantito una certa impermeabilità venuta terribilmente meno in questa prima parte della stagione. Mazzarri, dunque, opta per il modulo che conosce meglio. Nel pacchetto arretrato composto da tre centrali di ruolo rientra prepotentemente Leo Ostigard. Il 24enne difensore norvegese farà compagnia a Rrahmani e Juan Jesus dopo essere stato accantonato con il Verona (complice il cambio di modulo con 4 difensori) e soprattutto dopo essere stato al centro di un vero e proprio tira e molla di mercato nell'ultima finestra di gennaio.

Il vichingo ha disfatto la valigia e ripreso l'ascia di guerra.

Quando si pensava che fosse destinato ad essere usato come merce di scambio per l'arrivo - dato per imminente - di Perez dall'Udinese ecco il colpo di scena: la trattativa con i friulani si è arenata, Ostigard è rimasto in azzurro e lo ha fatto rubando l'occhio a Mazzarri con prestazioni più che convincenti. Non solo. Leo ha messo in campo garra e professionalità anche quando pensava che quella potesse essere l'ultima partita con il Napoli quest'anno. La mente torna alla trasferta dell'Olimpico con la Lazio quando il difensore è stato tra i migliori in campo. Il Napoli, insomma, spera di avere trovato il rinforzo fatto in casa. Soprattutto quando gioca con tre centrali di ruolo. 

 

Domani sera, Mazzarri avrà il piacevole imbarazzo della scelta in tutte le zone del campo. Fatta eccezione che per Osimhen (impegnato nella finalissima in coppa d'Africa) e Mario Rui (squalificato), il tecnico recupera Meret, Olivera e... Zielinski. Il polacco resta una risorsa, ma difficilmente partirà titolare. Dalla cintola in su, Walterone si porta dietro solo un dubbio tattico legato all'impiego o meno di Politano (o Ngonge) dall'inizio ed è funzionale alla partita a scacchi che intende giocarsi con Pioli. Nel caso scelga il 3-4-3, il tridente sarà quello classico. Viceversa potrebbe anche optare per un camaleontico 3-5-2 giusto per mettere maggiore densità a centrocampo sacrificando l'attaccante di destra con Cajuste ancora titolare. 

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