Milan-Napoli, probabili formazioni: Mazzarri rilancia Zielinski a centrocampo

Prende quota l'ipotesi 3-5-2, fuori Politano

Piotr Zielinski
Piotr Zielinski
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Domenica 11 Febbraio 2024, 09:00 - Ultimo agg. 18:30
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Nella domenica di carnevale il Napoli mette la maschera, blinda la difesa ed immagina qualche scherzetto/sgambetto da fare al Milan. Walter Mazzarri ha caricato a dovere la squadra e preparato pure qualche sorpresa per esorcizzare il Diavolo. In casa azzurra si respira un clima un tantino più sereno complice anche la vittoria (ancora una volta in rimonta) ottenuta al Maradona con il Verona ed un'infermeria che finalmente si svuota. Stasera, però, i campioni d'Italia sono chiamati a dare continuità di risultati e dovranno farlo contro la terza forza del campionato. Stasera, il Napoli sfila sulla scala del calcio senza la maschera di Osimhen (impegnato praticamente alla stessa ora nella finale di coppa d'Africa contro la Costa d'Avorio) e priva dello squalificato Mario Rui, ma con tutti gli altri effettivi regolarmente disponibili. Mazzarri recupera anche i lungodegenti Meret, Olivera e Natan (alla prima convocazione dopo mesi di stop), oltre al separato in casa Zielinski (che potrebbe essere una delle sorprese e partire addirittura titolare) e ripropone il nuovo/vecchio/nuovo spartito tattico con la voglia di inanellare il quarto risultato utile di fila in campionato (sarebbe il primo della sua gestione).

La sfida con il Milan, nel posticipo domenicale della 24esima di A, vale doppio per gli azzurri costretti a rincorrere il quarto ed ultimo posto utile per la zona Champions dopo avere detto praticamente addio con troppo anticipo a progetti ben più ambiziosi.

Ma tant'è. Adesso c'è da salvare una stagione e bisogna farlo, provando a staccare il pass per l'Europa che conta. Il minimo sindacale se si guarda il tricolore che gli azzurri portano sul petto ed il modo in cui lo avevano conquistato nella passata stagione. Ma quel Napoli non c'è più. Inutile (rim)piangere il latte versato. Quella di stasera è un'altra delle 16 finali che restano di qui alla fine del campionato e che Mazzarri ha indicato - usando uno slogan certamente abusato, ma sempre attuale nel calcio - per centrare l'obiettivo Champions. 

Il tecnico di San Vincenzo ha tenuto a rapporto il gruppo in questi giorni, prima di ogni seduta di lavoro, provando a tirare fuori da ognuno le armi migliori da sfoderare per risalire la china e continuare la scalata al quarto posto. A partire da stasera contro i rossoneri. Walterone ha in serbo più di una sorpresa per tentare di battere bandiera corsara in terra meneghina. Sia per quanto riguarda l'atteggiamento tattico, sia per le pedine impiegate nel suo canovaccio. La certezza è il ritorno della difesa con tre centrali di ruolo in cui troverà nuovamente spazio dal primo minuto Leo Ostigard. Il norvegese sarà schierato braccetto di destra con Rrahmani al centro e Juan Jesus sul fianco mancino. Fin qui nulla di nuovo sotto il sole o all'ombra della Madonnina (viste le coordinate). Il resto - dalla cintola in su - è coperto da un certo riserbo e da una pretattica (annullata anche la consueta conferenza pre-partita come da diktat presidenziale) che il Napoli sta provando ad usare per nascondere le mosse e tentare l'effetto sorpresa a Milano. L'impressione comunque è che Mazzarri voglia affidarsi ad un camaleontico centrocampo con 5 elementi, sacrificando Politano in attacco e chiedendo a Kvaratskhelia di fare anche il rifinitore alle spalle di Simeone (in una sorta di 3-5-1-1). Il tutto per avere una superiorità numerica nella zona nevralgica, mettere la museruola agli esterni offensivi rossoneri e provare a scardinare la retroguardia avversaria con gli strappi di Kvara, gli inserimenti di Anguissa e le percussioni di Simeone. In tal caso ci sarebbe posto per una mezzala in più nella terra di mezzo. In ballottaggio ci sono Cajuste e Zielinski con il polacco che potrebbe rappresentare l'arma in più che nessuno si aspetta (sopratutto dopo l'esclusione dalla lista Champions e le valigie pronte a fine stagione). Si vedrà. A carnevale ogni scherzo vale e non è escluso che Mazzarri possa anche pensare di varare una squadra a trazione un tantino più offensiva, affidandosi al tridente e confermando il suo credo difensivo. Con il 3-4-3, insomma. Una soluzione questa che spianerebbe la strada per l'impiego di Politano (o Ngonge) dal primo minuto in attacco, costringendo a rinunciare ad un uomo a centrocampo. 

In ogni caso sugli esterni agiranno Di Lorenzo e Mazzocchi, rispettivamente a destra e a sinistra. Il capitano avanzerà di qualche metro il suo raggio d'azione ed avrà il compito di frenare la verve di Speedy Gonzales Rafa Leao (uno dei giocatori più veloci al mondo). Sull'out mancino sarà dirottato Mazzocchi, tra i protagonisti della remuntada contro l'Hellas giocando proprio a sinistra. Il cursore di fascia, napoletano doc, amante ed interprete della musica partenopea, proprio ieri ha fatto una promessa. «Se vinciamo stasera, canto per voi». La melodia è pronta, Napoli non aspetta altro. e questo non è uno scherzo di carnevale. 

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