Napoli, bollettino infortuni: rientra Mario Rui, Osimhen è un rebus

Da valutare Anguissa: potrebbe saltare Frosinone

Victor Osimhen a bordo campo
Victor Osimhen a bordo campo
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Lunedì 7 Agosto 2023, 08:00 - Ultimo agg. 8 Agosto, 08:57
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Tra l'ennesima visita della delegazione degli ultrà in ritiro e l'arrivo del difensore brasiliano Natan, Aurelio De Laurentiis ha avuto anche il tempo di un vertice con lo staff medico e atletico per fare il punto sugli infortunati. O meglio su Osimhen, Zielinski, Kvara, Anguissa e Mario Rui, mentre Politano è uscito dall'amichevole di ieri con una distorsione alla caviglia che stamane sarà valutata. Vuole capire fino in fondo cosa sta succedendo, tra carichi di lavoro e preparazione che è cambiata rispetto a dodici mesi fa. Nessun processo, ma se quasi mezza squadra titolare è out, qualcosa sta succedendo. Ovvio, su Osimhen va forse aperto un capitolo a parte: c'è nella sua testa, a parte il fastidio muscolare che sarebbe peccato mortale mettere in dubbio, il vortice arabo che pure non deve aiutarlo a concentrarsi in questi giorni. In ogni caso, lo staff guidato dal professor Canonico ha deciso che è meglio assecondare i suoi desideri e non forzare il rientro in campo: se non se la sente, meglio non mettergli fretta. Anche se gli accertamenti clinici non destano particolari ansie. Ieri non ha giocato neppure un minuto. Ha guardato la gara con Zielinski, dopo aver fatto un po' di palestra. In fondo, a vederli lì a bordo campo, viene parecchia nostalgia a pensare quello che succede sul terreno di gioco. 

Non ci sarà alcun cambio della tabella di lavoro da parte di Paolo Rongoni: certo, anche lui si è messo a valutare i dati atletici della squadra (tutti i calciatori sono monitorati durante le sedute di allenamento e le amichevoli da un sistema di gps he spiega anche le modalità con cui si muovono) e non c'è nulla che desta particolare preoccupazione.

In pratica, la risposta, è che tutto normale, secondo quello che sostengono i fedelissimi di Garcia. Compresi gli affaticamenti di natura muscolare che sono una spia che si accende. Magari colpisce il paragone con il passato quando con Sinatti erano una rarità, ma i fastidi muscolari accusati dai vari big azzurri rientrano nel prezzo da pagare a una preparazione che tiene conto che quest'anno non ci saranno soste. Dunque, può succedere. Ed è questa la linea difensiva dello staff del francese che è comunque sotto pressione. A De Laurentiis è stato anche spiegato che c'è da fare i conti anche con lo scudetto vinto ai primi di maggio: anche senza volerlo, con la stagione archiviata con larghissimo anticipo, gli ultimi venti giorni sono stati vissuti con maggiore relax a Castel Volturno. Insomma, molti big sono stati a riposo (pure mentale) anche per 50-55 giorni prima di riprendere la preparazione pre-campionato a metà luglio a Dimaro Folgarida. Da qui, se si può dire, il ritardo. In effetti, quello che è mancato è stato un ponte-umano tra l'era Spalletti e quella di Garcia: qualcuno che potesse personalmente trasferire l'archivio di conoscenze dei singoli calciatori. Cosa che avviene quando un club ha un proprio staff tecnico che aggiunge a quello che porta con sé in dote il nuovo allenatore. Ma che il Napoli ha ridotto ai minimi termini.

 

Ma i conti verranno fatti il 19 agosto: perché solo allora si capirà la situazione vera. Di sicuro Kvara anche oggi farà terapie e un nuovo accertamento anche se non dovrebbero esserci problemi ai legamenti. Senza dubbio è Anguissa che tiene più in ansia: ci vogliono almeno una decina di giorni per capire i tempi del suo ritorno in campo. Di sicuro salterà Frosinone, ma non è escluso che i tempi si allunghino e che possa tornare addirittura a settembre. Si vedrà. Le uniche buone notizia arrivano sul fronte Mario Rui che ha messo alle spalle l'infortunio rimediato nella prima amichevole in Trentino. Se la tabella di recupero non subirà intoppi, Garcia potrebbe averlo disponibile venerdì sera contro i ciprioti dell'Apollon Limassol. 

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