Koopmeiners al Napoli, l'Atalanta vuole 50 milioni di euro

Folorunsho al Verona, Zanoli verso il Genoa

Teun Koopmeiners
Teun Koopmeiners
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Lunedì 7 Agosto 2023, 08:00 - Ultimo agg. 17:04
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La pista araba. Con i cammelli all'orizzonte sulle dune. Passa tutto per di lì e Aurelio De Laurentiis lo sa. E sorseggia un tè ma non deserto. Che può attendere. Ma non c'è solo Osimhen tentato dalla grande fuga a Ryad. C'è pure Piotr Zielinski che fatica a trovare un'intesa per il rinnovo del contratto che il Napoli vuole esageratamente al ribasso. Va bene l'amore per la maglia azzurra, ma la base di partenza del polacco è ancora un anno di contratto a 4,2 milioni netti a stagione. E allora ecco Al-Ahli prepara un altro assalto, quello proprio per Zielinski in scadenza. Operazione che sembra assai più agevole rispetto all'altra che, sicuramente, è assai più intrigante ma che rischia di creare uno scompiglio non di poco conto nel club azzurro. Un passo alla volta: il blitz con Percassi per rilanciare dopo il primo no a Teun Koopmeiners è il segnale che De Laurentiis teme davvero che Zielinski possa fare il grande salto. D'altronde, con 20 milioni l'operazione si fa. Nonostante le perplessità familiari del polacco che sogna di continuare l'avventura a Napoli. Ma questa settimana Piotr avrà un altro contatto con gli intermediari del Pif e capirà fino a quanto spingersi. Ma un punto di contatto con De Laurentiis ancora non c'è. E Koopmeiners? Non dovrebbe essere il passo giusto, ma l'Atalanta sa che il centrocampista ha un accordo di gradimento con il Napoli. Ma i bergamaschi lo considerano intoccabile. Tradotto: ci vogliono almeno 50 milioni di euro.  

Già, tutto il resto è noia, c'è poco da fare. Contorno. E Zielinski perdonerà che la sua scelta venga considerata non degna delle attenzioni primarie. Perché è il destino di Victor Osimhen che tiene in ansia il mondo azzurro. È evidente, il banco rischia seriamente e tremendamente di saltare. Non sempre, nel calcio, i club sono padroni del proprio destino. E il Napoli può anche trovarsi davanti alla presa di posizione di Osimhen: gli arabi hanno messo sul piatto una offerta mostruosa da 35 milioni di euro netti. Roba da far tremare i polsi. Lasciando che De Laurentiis faccia il prezzo per dare l'ok alla cessione. Ma il presidente lo ha ribadito ancora una volta a Calenda e allo stesso nigeriano: questa non sarà l'estate dell'addio. Per lui, Osimhen è incedibile. Non c'è prezzo. Lo scenario è cambiato rispetto a luglio, il tempo stringe e non ci sono sostituti in giro. A meno che non si voglia puntare su Simeone e Raspadori prima punta. Ma ora va trovato con Osimhen un accordo che può essere definito di transizione. Perché, ovvio, l'assalto di questa estate può essere respinto solo con la garanzia di andare via nel 2024. C'è poco da fare la morale: ci sono 150 milioni di euro distribuiti in cinque anni, la possibilità di essere uomo immagine dei progetti sportivi di espansione dell'Arabia Saudita.

Impossibile reggere il passo. Il Napoli si è arrampicato a 10 milioni di euro netti, sarà il calciatore più pagato della serie A. Ma per trattenerlo va già fissato il prezzo per la sua cessione. Non è un caso che da ieri si parla dell'ipotesi che Calenda voglia inserire una clausola valida solo per l'Arabia, non superiore ai 150 milioni, valida per la prossima estate. A Osimhen basterà? Perché il ragazzo di Lagos è un bivio sportivo: se va in Arabia, dice addio al sogno del Pallone d'Oro, di poter vincere un giorno la Champions e tanto altro. Diventerà un nuovo nababbo ma di Osi calciatore non ci sarà ricordo. Ed è di questo ragionamento che si gioca la partita: certo, il mondo di Osi spinge per l'addio. Ma c'è da fare i conti con il muro di De Laurentiis che non è disposto a trattare. Vuole un Napoli che punti allo scudetto-bis e a migliorare i quarti di Champions. E per farlo serve Osimhen.  

 

Il potente manager Giuffredi non ha convinto De Laurentiis a rinnovare Mario Rui e Politano: una piccola doccia freccia. Folorunsho andrà al Verona in cerca di gloria. Zanoli ha fatto sapere, nonostante il veto di Garcia, che preferisce andare al Genoa piuttosto che fare la riserva di Di Lorenzo per tutto l'anno. Demme non pare convinto a fare la parte di vice Lobotka. E infine capitolo Lozano: Garcia spinge per trattenerlo nonostante l'editto di De Laurentiis che ha minacciato di metterlo fuori rosa se non rinnova (al ribasso). Non rinnoverà. Andrà a scadenza. 

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