Spalletti, lo zar di Russia:
Napoli-Spartak tuffo nel passato

Spalletti, lo zar di Russia: Napoli-Spartak tuffo nel passato
di Roberto Ventre
Mercoledì 29 Settembre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 19:40
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Gli anni d'oro in Russia: lo zar Spalletti, alla guida dello Zenit San Pietroburgo vinse due campionati, una coppa e una Supercoppa e raggiunse per due volte la qualificazione agli ottavi di Champions. Dopo il pareggio nell'ultima giornata a San Pietroburgo il 28 novembre 2010 contro il Krylya Sovietov (0-0), Spalletti festeggiò il primo titolo (che lo Zenit aveva già conquistato in anticipo) rimanendo a torso nudo sul campo innevato e con il termometro a meno 10 gradi. Il tecnico di Certaldo lo fece per una scommessa con lo staff della società ripetendo un'usanza dei tifosi russi: «A un certo punto si spogliano per scongiurare il fatto che la Russia sia un Paese noto solo per il freddo e invece ci sono altre cose», spiegò successivamente Spalletti in un'intervista a Mediaset durante i Mondiali in Russia del 2018.

Un'esperienza indimenticabile quella con lo Zenit e non solo per i successi ma anche per la bellissima esperienza vissuta in Russia e per la nascita lì di sua figlia Matilde. L'allenatore toscano arrivò allo Zenit San Pietroburgo l'11 dicembre 2009 e vinse subito la coppa di Russia e il campionato e poi la Supercoppa, un'avventura molto intensa durata quattro anni e mezzo fino all'esonero del marzo 2014. Lo Spartak Mosca lo affrontò più volte da avversario nel campionato russo, Spartak che arrivò secondo (con un distacco di 13 punti) nella stagione del secondo titolo conquistato da Spalletti alla guida dello Zenit, quello del 2012, conquistato con tre turni di anticipo: la sfida di domani sera di Europa League al Maradona sarà per lui anche un ritorno al passato, agli anni della Russa prima del rientro in Italia sulle panchine di Roma e Inter e ora a Napoli. Spalletti portò le sue idee, propose il suo calcio e lo Zenit San Pietroburgo riuscì a brillare per i risultati e per il gioco che riuscì ad esprimere.

E l'allenatore toscano sta trasferendo ora sempre più una mentalità vincente al Napoli, in testa alla classifica a punteggio pieno dopo sei partite e che ha cominciato bene in Europa League con il pareggio esterno in rimonta contro il Leicester. Il tecnico spinge per un Napoli al top sempre, in ogni partita per provare ad ottenere il massimo in ogni competizione. Concentrazione sempre alta per evitare cali: lo Spartak Mosca ha cominciato male la stagione in Europa League con il ko nella prima partita con il Legia Varsavia (0-1) ed è all'ottavo posto, a centro classifica, nel campionato russo con 13 punti (nell'ultimo turno ha superato 2-0 in casa l'Ufa).

Gli azzurri reduci dall'ultimo successo sul Cagliari e che poi domenica saranno impegnati in trasferta contro la Fiorentina e domani Spalletti comincerà a fare turnover con qualche cambio in più nella formazione base: decisioni che prenderà nella rifinitura di oggi a Castel Volturno, modifiche che riguarderanno tutti i reparti (in rampa di lancio Meret, Manolas, Elmas e Lozano). La partita con lo Spartak Mosca rappresenta l'esordio casalingo stagionale in Europa, la prima delle due consecutive al Maradona, il prossimo match a Fuorigrotta sarà quello del 21 ottobre contro il Legia Varsavia. Due match consecutivi in casa che potranno risultare molto importanti ai fini poi della lotta con il Leicester per il primo posto del girone che significa qualificazione diretta ai sedicesimi di finale di Europa League. Il primo ostacolo per Spalletti sarà lo Spartak Mosca, una sfida che lo riporterà agli anni russi con lo Zenit. 

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