Osimhen infortunio: domenica di terapie e relax a Castel Volturno

Il bomber ha svolto una lunghissima seduta di terapia con i medici

Victor Osimhen in campo
Victor Osimhen in campo
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Domenica 2 Aprile 2023, 17:05 - Ultimo agg. 3 Aprile, 07:40
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Saranno i giorni di Victor Osimhen. Oggi, domani e magari anche mercoledì. Si parlerà di lui, delle sue possibilità di recupero per la gara di andata dei quarti di finale di Champions, dell’attesa di una guarigione lampo, dell’angoscia di non potercela fare, dei dubbi su chi far giocare al suo posto. L’ottimismo regna sovrano e anche ieri mattina a Castel Volturno, dove il nigeriano ha svolto una lunghissima seduta di terapia con i medici del Napoli, i sorrisi sono stati superiori ai musi lunghi. San Siro è uno snodo fondamentale della stagione azzurra e la presenza di Victor resta fortemente in dubbio. 

Mister 150 milioni è caduto in un indicente tipico per chi gira il mondo e gioca di continuo.

Come i campioni come lui. Deve imparare a gestire meglio un fisico sollecitato in modo brutale, perché il suo è sempre stato un tipo di gioco basato sulla forza esplosiva. Questo è il secondo stop in questa stagione: a settembre si fermò durante la gara con il Liverpool al Maradona riportando una lesione di secondo grado del bicipite femorale della coscia destra.

 

Di scricchiolii ne aveva avvertiti parecchi in questi tre anni napoletani, a voler trovare il suo punto debole, la kryptonite di Superman, sono questi stop frequenti, sia pure di diverso tipo. Quasi sempre tutti differenti l’uno all’altro: quest’anno, il primo stop è stato lungo 32 giorni in cui ha saltato 6 partite. Lo scorso anno tra lo stiramento al polpaccio, il coronavirus e la frattura delle zigomo di gara ne ha saltate ben 16 per un totale di 70 giorni in infermeria. E il primo anno napoletano, quello con Gattuso, tra infortunio alla spalle (62 giorni out), il coronavirus (21 giorni), l’infortunio alla testa (11 giorni) e lo stiramento al polpaccio (10 giorni) sono stati 25 in tutto 25 partite saltate. Insomma, in tre anni, Osimhen ha saltato tra coppe e campionato 37 partite. Ecco, senza tutti queste soste al box, il destino del Napoli sarebbe stato diverso. E non è un caso che proprio nella stagione in cui si è fatto male meno volte, la squadra azzurra voli. La sensazione è che nel secondo anno di Gattuso, la qualificazione in Champions sarebbe arrivata a occhi chiusi (altro che Napoli-Verona) e che lo scorso anno il Napoli avrebbe lottato fino alla fine per lo scudetto con il Milan. 

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