C'è ancora folla in mezzo al campo ben oltre il fischio finale. Mentre chi ha giocato si concede a taccuini e telecamere, chi è rimasto in panchina o poco utilizzato si esibisce in una partitina «sei contro sei» su parte ridotta del campo: Cajuste, Elmas, Ostigard, Mario Rui e gli altri danno spettacolo sotto lo sguardo quasi sorpreso dello staff tecnico del Sassuolo. Altra novità introdotta dallo staff tecnico di Garcia che invece qualche minutino in più del solito l'ha dovuto trascorrere negli spogliatoi prima di presentarsi in sala stampa. Motivo? Strano a dirsi ma andava calmato Osimhen, stranamente nervoso al fischio finale e la scena non è passata inosservata. Cioè questa: in pieno recupero Elmas, Raspadori e Simeone sprecano occasioni a ripetizione per arrotondare il risultato.
Ognuno di loro ha un motivo personale per essere egoista più del solito: un pizzico di gloria in una serata tutto sommato tranquilla e vincente.
Già prima della gara, al momento di ricevere il premio «Paolo Rossi» destinato al capocannoniere del campionato e consegnatogli dal presidente dell'Assocalciatori Calcagno, era sembrato un tantino «freddo» e sbrigativo, così come durante la partita più d'una volta ha protestato platealmente: s'è sciolto al momento del gol, dopo l'impeccabile rigore che ha regalato il vantaggio al Napoli, dedicando la rete all'amico Kvara che l'allenatore ha tenuto precauzionalmente a riposo nel primo tempo. Mal di pancia o delusione del momento? Le parole dette e non dette a Frosinone e l'atteggiamento di ieri sera al 90’ lasciano spazio a un pizzico di delusione del bomber, che forse questo benedetto annuncio del rinnovo potrebbe finalmente mettere a tacere.
Un trattore Di Lorenzo a destra, come al solito tra i migliori. Ha spinto come un matto per limitare Laurientè, è andato in gol alla sua maniera e per lui pare che sia pronta anche la fascia di capitano della Nazionale. «Stiamo maturando nella gestione del pallone ha spiegato il difensore e comunque abbiamo disputato una buona partita, con Politano mi trovo bene perché cerchiamo di non dare punti di riferimento agli avversari. Siamo partiti forte rispetto alla gara con il Frosinone: ci sono tutti i presupposti per fare un'altra bella stagione».