Raspadori, lo scatto verso gli Europei

Jack si riprende il Napoli e anche la Nazionale

L'urlo di Jack Raspadori
L'urlo di Jack Raspadori
di Bruno Majorano
Martedì 5 Marzo 2024, 07:00 - Ultimo agg. 6 Marzo, 07:28
4 Minuti di Lettura

Jack Bolt. Più veloce di tutti, avversari, ma anche compagni. AI blocchi di partenza sulla trasformazione del rigore di Osimhen, Giacomo Raspadori parte più indietro di tutti. Uno, due, forse addirittura tre passi di ritardo rispetto ai difensori della Juventus che sono lì appostati sulla linea che delimita l'area. Accanto all'attaccante del Napoli ci sono almeno un paio di compagni. Tutti partono da dietro. L'idea è chiara: sfruttare l'allungo e non la partenza, la falcata e non lo scatto. L'immagine della Lega di Serie A non lascia spazio all'immaginazione, perché sulla carta i difensori della Juventus sarebbero nettamente in vantaggio rispetto agli attaccanti del Napoli, ma il primo ad arrivare sul pallone, rapace come un avvoltoio è Giacomino il tuttofare. 

I giovani come lui lo definirebbero multitasking, perché sa fare un po' di tutto. Necessità che si trasforma in virtù. Perché a Napoli la prima punta ha già un nome e un cognome ben precisi: Victor Osimhen.

E nel 4-3-3 di Calzona non ci sarebbe spazio per un trequartista, uno che balla sulle punte alle spalle del centravanti. Allora che succede? Il nuovo allenatore del Napoli decide di schierarlo largo a destra nel tridente, nella posizione che virtualmente sarebbe blindata a doppia mandata da Politano. E invece no. Calzona spariglia le carte. Lo aveva fatto per la prima volta a Cagliari e in quell'occasione era subito arrivato l'assist per il gol di Osimhen. Questione di qualità. E a Raspadori quella non manca affatto. Salta l'uomo, è rapido di gambe e di cervello, sa trovare l'imbucata vincente e all'occorrenza calcia in porta con la freddezza del killer professionista. 

E allora nella notte del Maradona arriva la buona notizia per Luciano Spalletti, che pure non aveva vissuto una domenica da incorniciare da ct della Nazionale. Nella gara delle 12.30 si era visto sbriciolare davanti agli occhi il suo esterno d'attacco titolare in vista dell'Europeo: Domenico Berardi. Appena rientrato dall'infortunio che lo aveva tenuto fuori nelle ultime settimane, l'esterno del Sassuolo si è rotto il tendine d'Achille e di fatto ha detto «Auf Wiedersehen» all'Europeo in Germania. Operazione, recupero, tempi troppo lunghi, impossibile che possa recuperare in tempo per la spedizione azzurra. E allora per la Nazionale si apre una voragine nel ruolo di esterno d'attacco. Candidature aperte e cosa c'è di meglio di un gol allo scadere per solleticare la fantasia di un allenatore che già stravede per le tue qualità? Se è vero che l'occasione fa l'uomo ladro, Jack si è rubato tutte le attenzioni divendando il sospettato numero uno per poter ricoprire quella casella rimasta sguarnita. 

Anche perché i suoi numeri da bomber, cioè da centravanti atipico, da falso nove, non sono stati fin qui brillantissimi. Bisogna tornare indietro alla notte dei tempi per ritrovare il suo ultimo gol in campionato: 4 novembre 2023, Salernitana-Napoli. Poi un lungo digiuno che faceva venire il bruciore di stomaco. Si è sbloccato al momento giusto e nel giorno giusto, confermando quella tradizione felice contro i bianconeri. Lo scorso anno il gol che di fatto ha cucito mezzo scudetto sul petto degli azzurri, domenica sera quello che potrebbe rimettere il Napoli in corsa per un posto in Champions. Questione di priorità e anche di necessità e oggi per gli azzurri quel che conta è arrivare il più in alto possibile in classifica. Il contributo di Jack il tuttofare potrebbe diventare determinante. Perché sa essere utile alla causa se parte dall'inizio (assist a Cagliari) ma anche se entra a gara in corso (gol contro la Juventus). Segnali incoraggianti per due allenatori allo stesso tempo: Calzona, in chiave Napoli, Spalletti in quella Nazionale. Raspadori non mette il muso. Ha la faccia da bravo ragazzo, quello che ogni papà desidererebbe accanto alla propria figlia, non si lamenta, dice sempre di essere a disposizione dell'allenatore e ci manca poco che racconti di poter anche giocare in porta se gli fosse chiesto. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA