Zielinski via da Napoli, è un déjà vu: Piotr come Insigne e Mertens

ADL non trattiene a tutti i costi i giocatori in scadenza di contratto

Piotr Zielinski
Piotr Zielinski
di Bruno Majorano
Mercoledì 14 Febbraio 2024, 07:09 - Ultimo agg. 15 Febbraio, 07:28
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Titoli di coda. Piotr Zielinski conta i giorni che lo separano dal suo addio al Napoli. Questione di tempo, nulla più. Dopo il ko di San Siro contro il Milan, il polacco è rimasto a Milano per sostenere le visite mediche con l'Inter e di fatto rendere ancora più ufficiale quella che sarà la sua destinazione per la prossima stagione. Non ha voluto rinnovare con il Napoli, ha preferito far passare il tempo e arrivare fino al primo febbraio per poi accordarsi a parametro zero con i neroazzurri. Scelta di vita, non di cuore. Ha messo da parte le 8 stagioni passate in azzurro e voltare pagina. Non il migliore degli addii per un giocatore che di fatto a Napoli si è consacrato: dalla delusione per lo scudetto mancato nel 2018 (la stagione dei 91 punti) a quello conquistato lo scorso anno sotto la guida di Spalletti. Ma per Zielinski è arrivato il tempo di andare oltre. Intanto Mazzarri - che lo ha escluso con il club dalla lista Champions - dovrà valutare come e quanto utilizzarlo da qui alla fine della stagione. Contro il Milan ha giocato dal primo minuto, seppur non abbia lasciato una traccia evidente nel centrocampo azzurro, ma l'impressione è che con il miglioramento delle condizioni di Traorè lo spazio di Zielinski si ridurrà in maniera vertiginosa. Questione di necessità, ma anche di opportunità, perché nel futuro del Napoli non c'è più il polacco. E chissà quando ci sarà nel presente. 

Ma quello di Zielinski non è il primo caso di addio a stagione in corso. Nel 2022 Lorenzo Insigne non rinnovò il suo contratto con il Napoli e proprio durante l'inverno firmò un ricchissimo contratto con il Toronto in Mls. Un cambio di vita e di calcio totalmente rivoluzionario, ma che di fatto a Napoli non è stato mai vissuto come un tradimento. Lorenzo non avrebbe indossato in serie A una maglia diversa da quella azzurra e per questo accettò la ricca proposta canadese vedendola anche come opportunità di vita per sé e per la sua famiglia. A stagione in corso, infatti, l'incontro a Roma con i dirigenti del Toronto, la firma sul contratto e il brindisi con il suo entourage. Poi completò la stagione con il Napoli, con la fascia da capitano sul braccio, e in estate si è imbarcò per il Canada dopo aver salutato i suoi tifosi, il suo stadio e la sua gente. Diversa la vicenda legata all'addio di Dries Mertens. Anche lui lasciò il Napoli nel 2022 ma solo al termine di un lungo tira e molla legato alle richieste da parte del belga per il rinnovo di contratto. Chiese 4 milioni netti, non avrebbe prolungato alle cifre proposte dal Napoli e alla fine decise di interrompere il rapporto con il club azzurro sposando la causa del Galatasaray in Turchia. Non si è spezzato il legame d'amore con la città. A fine contratto - ma nel 2020 - salutò anche Josè Callejon.

Nemmeno con lo spagnolo era stato possibile trovare l'accordo economico seppur fino all'ultima settimana utile le parti lavorarono alla ricerca dell'intesa. Niente. Callejon, che ha onorato la maglia azzurra davvero fino alla fine di quella interminabile stagione prolungata dal Covid, lasciò Napoli a metà agosto per poi accordarsi con la Fiorentina per le successive due stagioni. Anche per lo spagnolo il legame con la città è rimasto fortissimo. Lui, come Mertens e Insigne, hanno festeggiato lo scudetto vinto dal Napoli lo scorso anno con Spalletti e sono rimasti legatissimi alla piazza. Ma nella politica del club azzurro non c'è mai stata quella di trattenere a tutti i costi i giocatori in scadenza di contratto. È stato così per Insigne, Mertens e Callejon ed è stato lo stesso anche per Zielinski che infatti per nella stagione 2024-25 vestirà la maglia dell'Inter. 

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