Chat Gpt, il tool di intelligenza artificiale che scrive al posto nostro

«Chat Gpt è un tool di intelligenza artificiale che simula una conversazione. Essendo basato su un sistema conversazionale è più umano rispetto a tutti i sistema di intelligenza artificiale»

Chat Gpt, il tool di intelligenza artificiale che scrive al posto nostro
Chat Gpt, il tool di intelligenza artificiale che scrive al posto nostro
di Roberta Avallone
Lunedì 13 Febbraio 2023, 16:00
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Circa un mese fa sui social è spopolata una piattaforma di intelligenza artificiale in grado di creare dei ritratti artistici partendo dalle foto. La nuova frontiera dell'AI non si arresta però alle sole immagini ma si allarga anche alla scrittura, ben poco meccanica e sempre più umana, come quella simulata da Chat Gpt

«In molti la chiamano rivoluzione del digitale - afferma Pasquale Incarnato, digital strategist - ma probabilmente la verità sta nel mezzo. Chat Gpt è un tool di intelligenza artificiale che simula una conversazione. È un algoritmo, un cervellone, che tramite un comando dato da noi, in gergo prompt, è in grado di elaborare in maniera conversazionale una risposta più o meno precisa, a patto che le domande siano poste in modo corretto. Essendo basato su un sistema conversazionale è più umano rispetto a tutti i sistema di intelligenza artificiale». Chat Gpt utilizza un algoritmo di machine learning, ovvero utilizza dati da noi forniti quotidianamente per “allenarsi” e per imparare in maniera autonoma, con il fine di fornire risposte sempre più accurate.

Un tool le cui potenzialità sono immense e che proprio per questo crea perplessità e anche timore. «Ad oggi - prosegue Incarnato - l'intelligenza artificiale può fare davvero tanto. Ad esempio nella programmazione dei bot di Twitter si utilizzano degli Api, una sorta di ponte di collegamento tra la piattaforma e dei sistemi esterni. Per creare questi bot, ovvero dei sistemi automatizzati che compiono delle azioni sul social, occorre leggere i brevetti degli Api. Un addetto ai lavori per creare un bot e per scrivere una sola riga di codice impiega mezz'ora mentre strumenti come Chat Gpt impiegano un secondo: la velocità di elaborazione è ciò che spaventa.

Essendo un sistema che si autoalimenta, tutto dipende da quante miliardi di informazioni gli vengono fornite, per cui è anche impossibile stabilire fin dove si espanderà. Sono sicuro diventerà una protesi dell'intelletto umano». 

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Tra le opportunità sottolineate da Pasquale, c'è un modo diverso di pensare il lavoro umano e le attività quotidiane. «Considero Chat Gpt una risorsa. Penso occorra sempre un prompt che solo la mente umana è in grado di elaborare: l'input deve partire da qualcuno che ragioni con il cuore e non dalla macchina. Questo sistema automatizzato è infatti in grado di scrivere qualcosa, ma è necessario da parte del copywriter, ad esempio, fornire la giusta informazione affinché il testo sia un aiuto. Il testo così rilasciato dall'algoritmo inoltre va revisionato ma ciò non toglie che chi lavora in questo ambito ha una vita agevolata e che può occupare il tempo recuperato dedicandosi ad altro, non solo al lavoro. Per questo penso che oggi Chat GPT sia una risorsa che giova alla nostra quotidianità se si fornisce il giusto comando».

«Sono già nati i prompt manager che lavorano per capire quale sia il giusto comando che permetta al tool di fornire una risposta quanto più performante possibile. Nei prossimi mesi sono sicuro che diventerà un business», conclude.

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