L’intelligenza Artificiale conquista il mondo delle banche

L’intelligenza Artificiale viene adoperata maggiormente all’interno delle realtà bancarie del Nord (79%)

L’intelligenza Artificiale conquista il mondo delle banche
L’intelligenza Artificiale conquista il mondo delle banche
di Guglielmo Sbano
Domenica 25 Giugno 2023, 12:00
4 Minuti di Lettura

Secondo una serie di ricerche condotte sulle principali testate del settore da Espresso Communication per QuestIt, il settore delle banche si affiderà sempre più all’intelligenza artificiale. Le prime conferme in merito giungono da Springer, gruppo editoriale di fama internazionale, e da un recente studio denominato “L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel settore bancario: una revisione sistematica della letteratura”. Stando a quanto emerge dalla ricerca, negli Stati Uniti d’America ben 8 banche su 10 sfrutteranno le potenzialità dell’Ia in vista dei prossimi anni per migliorare i propri servizi e, di conseguenza, il business generale. Il trend, però, coinvolge il mondo intero: secondo International Banker, il mercato dell’intelligenza artificiale applicata all’universo bancario supererà quota 64 miliardi di dollari di fatturato entro il 2030. 

Le principali ragioni che spingono gli istituti di credito ad affidarsi alla tecnologia del momento sono da ricercare, prima di tutto, nella la possibilità di analizzare i dati in un modo veloce ed efficace (60%). Seguono, l’incremento della produttività (59%) e la riduzione dei costi a livello generale (54%). Il trend coinvolge anche l’Europa e, secondo American Banker, le più importanti banche tedesche sono pronte a raddoppiare i propri investimenti in termini d’innovazione. Più in particolare, nel nostro paese, l’Ia viene adoperata maggiormente all’interno delle realtà bancarie del Nord (79%), alle quali fanno seguito quelle del Centro (14%) e del Sud (7%). Questi ultimi dati emergono da un’indagine interna condotta da QuestIt su un campione di organizzazioni presenti sul territorio le quali, si avvalgono dell’intelligenza artificiale per realizzare avatar e assistenti virtuali di ultima generazione che possono aiutare le banche ad abbracciare il futuro fin da subito. «L’universo bancario, dopo quello medico e delle Risorse Umane, sarà quello più influenzato positivamente dalle nuove tecnologie e i dati raccolti ne sono un’ulteriore conferma – ha affermato Francesco Elmi, Marketing Manager di QuestIt.

In quanto realtà di spicco del nostro settore, forniamo soluzioni performanti applicabili in ogni ambito operativo, tra cui quello bancario. Gli assistenti virtuali, infatti, possono essere inseriti all’interno di totem o piattaforme e, di conseguenza, guidare i clienti nella ricerca delle informazioni oppure prendere gli appuntamenti nel minor lasso di tempo possibile». 

A queste parole, fanno seguito indicazioni più precise in merito alle possibili applicazioni dell’Intelligenza Artificiale all’interno del mondo bancario. In primis, la tecnologia potenzia il consumer care, perché garantisce alle banche un servizio attivo 24/7 su diversi canali in più lingue, rispondendo così ad oltre 1600 messaggi al giorno e trovando una soluzione alle richieste dei clienti in soli 3 minuti. In secondo luogo, gli assistenti virtuali di ultima generazione sono capaci di analizzare e raggruppare grandi quantità di dati estremamente complessi, migliorando l’esperienza del singolo cliente perché lo seguono passo dopo passo. A questo proposito, l’innovazione avveniristica, grazie alle componenti di emotion e attention detection che comprendono le espressioni facciali delle persone, è in grado di capire se il messaggio divulgato è stato compreso nel migliore dei modi oppure no. Inoltre, l’Ia velocizza il processo di selezione degli Human Resources Recruiter che sono alla ricerca di figure qualificate o alle prime armi da inserire nel team. E ancora, essa offre supporto ai consulenti bancari nel momento in cui necessitano di informazioni: questi possono confrontarsi con gli avatar che indicano loro, attraverso l’uso della voce, lo stato di una pratica o effettuano al posto delle persone in carne ed ossa dei conti di difficoltà variabile. Per concludere, l’artificial intelligence offre la possibilità di vivere un’esperienza 100% phygital e, grazie proprio ai virtual assistant presenti all’interno di totem o piattaforme, essa può amplificare il concetto di inclusione ed accessibilità, offrendo supporto alle persone sorde che possono comunicare solo ed esclusivamente in lingua dei segni. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA