Atripalda, dolore e commozione
per l'ultimo saluto a Roberto

Atripalda, dolore e commozione per l'ultimo saluto a Roberto
Martedì 14 Aprile 2015, 22:48 - Ultimo agg. 15 Aprile, 10:00
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ATRIPALDA - «Roberto era un ragazzo buono ed altruista. Un bell’esempio di vita vissuta e donata alla famiglia e a tutti noi arricchita anche dalla giovane età. Ciascuno di noi ha di te questo ricordo bello». Lacrime, dolore e tanta commozione nel giorno dell’addio a Roberto Lionetti, il 28enne pizzaiolo e pasticciere atripaldese stroncato da un infarto fulminante durante il sonno. Nell’omeliaè il parroco don Ranieri Picone, visibilmente commosso, ha ricordato la figura del giovane.

Un migliaio le persone, soprattutto giovanissimi, che hanno preso parte ieri pomeriggio al rito funebre. Un dolore composto ma straziante all’interno della chiesa del Carmine. Una comunità intera, quella di Atripalda, che si è fermata per l’estremo saluto.

Gli amici di tutti i giorni ma anche chi lo conosceva erano presenti ieri. Gli sguardi tristi ed attoniti, gli occhi gonfi di lacrime in un pomeriggio in cui anche il sole ha fatto posto alle nuvole. Le esequie hanno preso il via dalla casa dell’estinto in contrada Alvanite. Adagiata sulla bara una corona di fiori bianchi dei genitori e la sciarpa dell’Avellino, la sua grande passione oltre il lavoro.

Una chiesa gremita sino all’inverosimile da tanti amici quella di via Roma, che non è riuscita a contenere tutto l’affetto. Presente anche il sindaco Paolo Spagnuolo con il vice Luigi Tuccia. Commozione e forte dolore si respiravano ovunque. Fuori in centinaia i ragazzi ad attendere la fine della messa. In tanti si sono stretti al dolore di papà Giuseppe, a quello della mamma Annamaria Caputo, della fidanzata Carmen Pellecchia e del nonno Carmine Caputo.
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