Avellino, l'Ato sul piede di guerra: «Gestione rifiuti, via chi fa troppe assenza»

Si tenta di mandare in pensione chi ha la 104

Caos nell'Avellinese per la gesitone rifiuti
Caos nell'Avellinese per la gesitone rifiuti
di Alessandro Calabrese
Lunedì 27 Febbraio 2023, 08:49
4 Minuti di Lettura

"Chi pensa che la futura società affidataria del ciclo integrato dei rifiuti per conto dell'Ato assomigli alla partecipata della Provincia nell'organizzazione e nella gestione del personale si sbaglia di grosso. La scelta di mantenere una configurazione pubblica non deve trarre in inganno: è tempo di migliorare complessivamente il servizio e per farlo cercherò di mandare in pensione il più velocemente possibile quel centinaio di dipendenti con la 104, altrimenti mi ritroverò 117 sindaci a protestare sotto casa mia".

Nel commentare l'attuale vertenza innescata da lavoratori di IrpiniAmbiente e sindacati di categoria, il presidente dell'ente d'ambito di Collina Liguorini, Vittorio D'Alessio, è molto diretto. E a 24 ore dalla dichiarazione, forte, del primo cittadino di Avellino, Gianluca Festa, "per qualcuno è finita la pacchia", mostra di essere sostanzialmente sulla stessa lunghezza d'onda in merito all'aspetto in questione.

Nessun accenno o giudizio sulla frase del collega del capoluogo ma un'altrettanta determinazione per fissare dei paletti ben saldi su quella che sarà la prossima conduzione del settore e delle maestranze.

D'altra parte la fascia tricolore di Mercogliano condivide con i protagonisti della protesta il principio che la muove: conservare una gestione pubblica del servizio evitando l'ingresso dei privati e non spezzettare il servizio ma non l'approccio. "Le motivazioni espresse dalle organizzazioni sindacali e dagli stessi operatori - afferma D'Alessio - sono in linea con la nostra impostazione. Ciò, però, non significa che bisogna creare dei disagi, innescando dei disservizi. La decisione del Comune di Avellino di costituire un sub ambito e gestire il servizio rifiuti in città in maniera autonoma è contemplato dalla legge in materia, quindi non serve proclamare lo stato di agitazione e far andare oltre le lamentazioni su questo aspetto. Anche perché ognuno è libero di vederla come vuole ma l'azione sul territorio va efficientata". Come? Anche su questo il numero uno dell'Ato è molto chiaro: "Il problema su come far rendere al meglio i processi operativi c'è ed è serio. Dunque, è ovvio che, al di là della scelta tra società pubblica o privata, dobbiamo dare risposte concrete ai Comuni e ai cittadini. Vanno recuperati e ottimizzati i criteri di efficienza, efficacia ed economicità. Con l'Eda abbiamo voluto portare avanti un certo discorso anche per garantire il più possibile i lavoratori. Ma la newco che avrà la gestione del ciclo integrato dei rifiuti non sarà impostata come IrpiniAmbiente, anche l'ente avrà le sue tutele. Del resto, se non si riescono a dare le necessarie risposte il privato è dietro l'angolo e farò in modo di invertire la rotta. I dipendenti devono capire che anche nel pubblico serve far crescere performance e risultati".

Insomma, il sindaco di Mercogliano lo dice a chiare lettere che l'organizzazione del passato è un capitolo chiuso: "Lassismo o superficialità nello svolgere le proprie mansioni non saranno tollerati, non c'è più spazio per una cattiva gestione. Guai a pensare "lavoro nel pubblico quindi posso fare ciò che mi pare". Non è così, la parola d'ordine sarà pragmatismo. Per questa ragione al più presto i dipendenti con parziali invalidità dovranno avviarsi sul percorso dei prepensionamenti. Nel corso degli anni hanno acquisito questo status regolato dalla legge 104 oltre un centinaio di addetti. Troppi. Orari ridotti, mansioni calibrate, assenze prolungate per malattie, permessi costanti. Su 600 unità averne circa un quinto inquadrate così manda in tilt il sistema. E se il sistema non regge anche l'Ato aprirà al privato".

E conclude: "Aver avuto un'attenzione maggiore verso il personale da prendere in carico, scegliendo la strada allo stesso tempo più veloce per cominciare a gestire il ciclo integrato dei rifiuti, l'impiantistica e le opportunità di finanziamenti attraverso il Pnrr, essendo già in grado di operare, non deve essere penalizzante". Intanto, in concomitanza con il Consiglio dell'Ato che oggi si riunisce per approvare il rendiconto 2022 e l'anticipazione della tesoreria, i cinque consiglieri di opposizione dell'ente ambito, Pasquale Giuditta, Nicolino Rossi, Antonio Mercogliano, Vito Pelosi e Fabio Della Marra Scarpone, hanno indetto una conferenza stampa per annunciare iniziative in merito. L'appuntamento è per le 15.30 a Collina Liguorini. "Troppa confusione - affermano - è ora di voltare pagina. In ballo c'è l'intero sistema della gestione dei rifiuti. I sindaci devono riprendere in mano il processo".
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA