Avellino, Johnson & Johnson in farmacia:
ecco il vaccino per la fascia 18-60 anni

Avellino, Johnson & Johnson in farmacia: ecco il vaccino per la fascia 18-60 anni
di Gianluca Galasso
Venerdì 28 Maggio 2021, 08:38 - Ultimo agg. 19:45
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Vaccinazioni anticovid anche in farmacia. Dopo l'accordo quadro siglato il mese scorso tra governo, regioni, province autonome e associazioni di categoria, la regione Campania mette in moto l'organizzazione.

Le prime somministrazioni sono in programma tra una decina di giorni: la platea dei destinatari è quella dei cittadini dai 18 ai 60 anni.

Nelle 106 farmacie della provincia di Avellino (su 160 totali) che hanno aderito all'iniziativa (17 solo nel capoluogo) sarà somministrato il vaccino monodose Johnson & Johnson che si presta meglio degli altri (Pfizer e AstraZeneca) alla conservazione tra i 2 e gli 8 gradi, quindi in frigoriferi normali.

Dunque, in Irpinia hanno aderito quasi il 70 per cento delle farmacie, le 54 che hanno rinunciato lo hanno fatto esclusivamente perché non hanno locali adatti. Per vaccinare, infatti, serve almeno una stanzetta riservata per accogliere gli utenti, farli accomodare e tenerli poi in osservazione per circa 15 minuti, quelli successivi alla somministrazione. Insomma, una risposta convinta nonostante le prescrizioni per accogliere i pazienti siano piuttosto stringenti. Tra le altre ogni farmacia ha dovuto selezionare al suo interno un farmacista vaccinatore che ha seguito un corso specifico messo a disposizione dall'Istituto superiore di sanità (Iss). Le adesioni saranno raccolte direttamente in farmacia.

E sempre da giugno, tutti potranno prenotarsi per la vaccinazione senza nessuna restrizione relativa alle fasce d'età.

A breve arriverà il via libera di Figliuolo Sancirà la cancellazione delle restrizioni relative alle fasce d'età: tutti potranno così prenotare la vaccinazione anche se hanno meno di 40 anni.

Stando all'ultimo report trasmesso dall'Asl di Avellino, mercoledì in provincia di Avellino nei centri vaccinali sono state fatte 4mila 445 dosi di vaccino. Così suddivise: 115 a Monteforte Irpino, 221 a Mirabella Eclano, 157 a Sant'Angelo dei Lombardi, 94 all'ospedale Criscuoli di Sant'Angelo dei Lombardi, 120 a Montemarano, 670 ad Avellino, 181 a Montoro, 152 a Solofra, 148 nel centro Vita di Ariano Irpino, 156 nel Palazzetto dello sport di Ariano Irpino, 110 a Vallata, 214 ad Atripalda, 71 a Flumeri, 118 a Moschiano, 231 a Cervinara, 228 a Montefalcione, 208 a Grottaminarda, 103 a Mercogliano, 196 ad Altavilla Irpina, 187 a Mugnano del Cardinale, 221 a Montella, 73 a Bisaccia, 117 a Lioni, 176 nel drive through della caserma Berardi di Avellino, 84 a domicilio, 16 nelle residenze sanitarie e 78 nelle carceri. Proseguono le convocazione dei cittadini nella fascia di età dai 40 ai 49 anni. Da due giorni anche ad Avellino.

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Dopo l'avvio, lunedì scorso, delle convocazioni nei centri vaccinali dell'Alta Irpinia e della Baronia (con la sola eccezione di Mercogliano), da mercoledì anche quelli residenti nel capoluogo sono stati chiamati per fare la prima iniezione del vaccino anticovid. A loro, come noto, è riservato il siero statunitense Pfizer-BionTech del quale, sempre nella giornata di mercoledì, c'è stato un altro consistente rifornimento (ormai sono regolari con cadenza bisettimanale) con 15 pizze che sono state consegnate all'ospedale Frangipane di Ariano Irpino (l'hub provinciale per lo stoccaggio e la conservazione dei box vaccinali). Nei frigoriferi del Tricolle sono arrivate complessivamente 17mila 550 dosi: infatti, ogni pizza contiene 195 flaconi da ognuno dei quali è possibile estrarre fino a 6 vaccini. Ma mentre sono chiamati all'appello anche gli ultraquarantenni, restano in attesa un migliaio di persone nelle fasce di età dai 60 ai 79 anni. Si tratta, come più volte segnalato dal Mattino, di persone che hanno chiesto o sono state obbligate a farlo la riprogrammazione dell'appuntamento in quanto in prima convocazione o non sono stati ritenuti idonei o non si sono presentati per problemi di altra natura. 

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