Delitto di Avellino, tenta il suicidio in carcere
il 23enne che ha ucciso il papà della fidanzata

Delitto di Avellino, tenta il suicidio in carcere il 23enne che ha ucciso il papà della fidanzata
Domenica 23 Gennaio 2022, 21:41 - Ultimo agg. 24 Gennaio, 15:56
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Ha tentato il suicidio in carcere Giovanni Limata, il 23enne imputato insieme alla fidanzata Elena dell’omicidio del padre di lei, Aldo Gioia, 53 anni, avvenuto nell’aprile dello scorso anno. La vittima fu accoltellata per ben 14 volte, mentre dormiva sul divano della sua casa nel centro di Avellino. Limata, detenuto nella casa circondariale del capoluogo irpino, si è provocato ferite alla gola e alla braccia, utilizzando il coperchio di una scatoletta di tonno.

Il segretario nazionale del Sappe, Emilio Fattorello, evidenzia la tempestività dei soccorsi da parte della Polizia Penitenziaria. «La tempestività dell'azione di soccorso e le prime cure del personale sanitario dell'istituto hanno evitato estreme e più gravi conseguenze – sottolinea Fattorello - Ormai non passa giorno senza eventi critici nel penitenziario di Bellizzi Irpino. Il plauso del Sappe Campania va ai colleghi in servizio ad Avellino che sempre tra mille difficoltà riescono a garantire il loro mandato istituzionale».

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