Caposele: contro i licei divisi il ricorso al Tar, e scatta l'autogestione

Venerdì l'incontro con le istituzioni

La protesta degli studenti
La protesta degli studenti
di Giulio D'Andrea
Mercoledì 10 Gennaio 2024, 09:38
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Autogestione e ricorso al Tar.Ma anche un appello all'assessore Fortini. Nella protesta del De Sanctis si cambia scenario, ma restano intatti i contenuti e i motivi del dissenso. Ieri mattina l'assemblea straordinaria degli studenti di Sant'Angelo dei Lombardi nell'auditorium dell'istituto scolastico, alla quale partecipano anche ragazze e ragazzi provenienti da Caposele. Il giorno prima era stata Sant'Angelo ad affiancare Caposele nel lungo corteo lungo le strade di Materdomini fino all'edificio che ospita la scuola. Tutto per ribadire il no all'accorpamento del Liceo Scientifico di Caposele all'Istituto Vanvitelli di Lioni, con Sant'Angelo che per effetto di questa fusione perde la sede staccata del Sele. Nella mattinata non ci sono slogan, striscioni e megafoni al De Sanctis. Ma si organizzano le prossime giornate e nuove iniziative. Oggi e domani l'Istituto va in autogestione e durante il summit viene stabilita una sorta di autogestione didattica. In sostanza si studierà, d'accordo con i professori, il funzionamento degli enti locali anche rispetto all'ambito scolastico.

Delibere, ordinanze, competenze. In pratica tutto ciò che è alla base delle decisioni, anche e soprattutto di quelle che hanno prodotto il nuovo scenario sulle scuole in Campania e in Irpinia. Venerdì sarà invece il giorno del confronto. Almeno così sperano gli studenti e i docenti che inviteranno a Sant'Angelo i rappresentanti degli uffici competenti o coinvolti a vario titolo in una vicenda che sta agitando diverse comunità.

E allora si scriverà alla Regione Campania innanzitutto, sia al governatore Vincenzo De Luca che all'assessore all'Istruzione Lucia Fortini. Ma anche alla Provincia di Avellino, all'Ufficio scolastico provinciale, alle organizzazioni sindacali, ai sindaci e agli amministratori dei Comuni di Sant'Angelo, Lioni, Caposele.

Poi resta sempre in piedi, ed anzi adesso sembra ancora più concreta, la possibilità di un ricorso al Tar contro il provvedimento regionale sul dimensionamento scolastico. Sul punto parla la docente Rosaria Famiglietti, Rsu della Cisl. «Ci stiamo confrontando e abbiamo già chiesto varie consulenze». In sala chiarisce: «Ci sono soggetti che possono fare ricorso. Può portarlo avanti anche un solo studente, un genitore. Sicuramente può farlo il Consiglio di Istituto o la Provincia. E' possibile anche un ricorso gerarchico ed inoltre la stessa scuola può inviare una diffida alla Regione. Le possibilità - fa sapere Rosaria Famiglietti - sono diverse».

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Nel frattempo gli studenti di Sant'Angelo e Caposele mantengono la linea già adottata nel corteo a Caposele di lunedì scorso e con i successivi documenti. «Vogliamo risposte, chiarimenti, vogliamo sapere perché è stata presa questa decisione e lo vogliamo sapere da chi le ha prese», dicono i liceali chiamando in causa tutti gli attori in campo. Sempre sul tema accorpamento, la professoressa Famiglietti aggiunge: «La decisione è sbagliata anche nel medio termine. Intanto viene smembrata un'Istituzione scolastica storica, il De Sanctis, che ha i numeri per conservare l'autonomia». Anche se, viene detto nemmeno troppo sottotraccia tra i corridoi del De Sanctis, non si sa per quanto tempo ancora. «Sì perché nell'arco di due-tre anni - continua Famiglietti - i problemi riemergeranno per tutti gli istituti della zona, che si troveranno davanti a parametri ancora più rigidi e onestamente credo che il trend demografico in quest'area non possa essere invertito presto per salvare le autonomie scolastiche. Alla fine tutti rischiano seriamente di diventare degli Istituti omnicomprensivi». Nel frattempo «la decisione degli studenti mi sembra una grande iniziativa in attesa di venerdì». Il giorno della verità, dice qualcuno. Intanto gli amministratori vengono accusati di aver prodotto delibere senza averne titolo, in alcuni casi di non aver informato i cittadini dei nuovi disegni poi divenuti realtà con l'atto della Giunta regionale. 

 

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