Covid ad Avellino, giornata nera:
storico dirigente Cisl tra le cinque vittime

Covid ad Avellino, giornata nera: storico dirigente Cisl tra le cinque vittime
di Gianluca Galasso
Mercoledì 24 Marzo 2021, 08:26 - Ultimo agg. 18:58
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La strage non si ferma. Cinque morti per Covid in poche ore al Moscati di Avellino. Tra le vittime anche il dirigente della Cisl, il professore Antonio Melchionda, 74 anni di Avellino, ricoverato dal 17 marzo nella terapia subintensiva del Covid Hospital. Nello stesso plesso sono deceduti una paziente di 85 anni di Montemiletto, una 84enne di Mercogliano e un uomo di 68 anni di Gragnano (Napoli), ricoverato dal 19 marzo. Nell'Unità operativa Covid di Malattie Infettive, è spirato invece un 75enne di Montoro. 

La Cisl Irpinia-Sannio esprime il cordoglio per la scomparsa di Melchionda: «La Cisl tutta piange un grande uomo. Ha scritto la storia della Cisl con i suoi oltre 50 anni di carriera sindacale nel settore scuola, sia a livello regionale che territoriale. La sua professionalità lo contraddistingueva in tutte le sedi di contrattazione d'istituto. Una persona integra, onesta e di grande cuore. Sempre rispettoso delle regole e contro le ingiustizie e le scorrettezze. Il nostro territorio - proseguono dal sindacato - perde un importante riferimento che ha partecipato negli anni alla crescita della nostra organizzazione, che a lui deve la vittoria di numerose battaglie».

Sul fronte dei contagi, il bollettino dell'Asl ne ha ufficializzati 87 su 1.061 tamponi analizzati.

L'indice di positività è pari all'8,2%, rispetto al 7,22% delle 24 ore precedenti. Complessivamente dall'estate si contano 14.195 casi in Irpinia, compresi guariti e decessi che sono 292 da quando è scoppiata l'emergenza sanitaria (231 dalla scorsa estate). Così la distribuzione dei nuovi positivi riscontrati: 3 ad Aiello del Sabato, 1 ad Altavilla Irpina, 1 ad Aquilonia, 7 ad Ariano Irpino, 3 ad Atripalda, 7 ad Avella, 1 ad Avellino, 1 a Baiano, 2 a Capriglia Irpina, 3 a Domicella, 1 a Frigento, 5 a Gesualdo, 4 a Grottaminarda, 1 a Grottolella, 2 a Lioni, 1 a Manocalzati, 1 a Marzano di Nola, 4 a Melito Irpino, 2 a Montefalcione, 3 a Monteforte Irpino, 1 a Montoro, 1 a Moschiano, 2 a Mugnano del Cardinale, 3 a Ospedaletto d'Alpinolo, 1 a Pietradefusi, 3 a Quadrelle, 2 a San Martino Valle Caudina, 3 a Santa Lucia di Serino, 7 a Serino, 3 a Sirignano, 2 a Solofra, 1 a Sturno, 2 a Villamaina, 3 a Villanova del Battista.

Ancora 10 casi nel Serinese. Una parte di quelli registrati in zona negli ultimi giorni fa riferimento a dipendenti dell'azienda di lavorazione della frutta di San Michele di Serino (che ha eseguito uno screening tra il personale con tamponi rapidi, poi una parte di positivi è stata confermata con il molecolare) e a loro contatti. Il sindaco di Santa Lucia di Serino, Ottaviano Vistocco, fa il punto della situazione: «Ho ricevuto comunicazioni dall'Asl che altri 3 nostri concittadini sono risultati positivi al Covid-19. In questo momento abbiamo sul nostro territorio un totale di 9 positivi in isolamento, riconducibili a 7 nuclei familiari. Purtroppo, i dati della nuova situazione pandemica risultano essere in aumento, in particolare anche sui nostri territori della Valle del Sabato e nella nostra comunità. Dobbiamo assolutamente rispettare le norme rimanendo a casa e limitando ai soli casi previsti dalle norme vigenti le uscite e la frequentazione di altre persone». 

Vistocco e il collega di Serino, Vito Pelosi, hanno scelto la linea dura: negozi chiusi in anticipo, stop ai bar e per ristoranti e pizzeria solo consegne a domicilio. L'amministrazione di Serino ha previsto ristori per i commercianti. 

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Intanto, arriva la proposta della Confesercenti provinciale per aiutare il settore. «Il Governo e la Regione dovrebbero prendere in considerazione l'ipotesi di apertura limitata delle attività commerciali, con obbligo di prenotazione da parte dei clienti - è la proposta del presidente irpino dell'associazione, Giuseppe Marinelli - Un sistema che coniughi le misure di contrasto del Covid-19 con le esigenze lavorative di tantissimi operatori del settore». Marinelli precisa: «Non intendiamo affatto sottovalutare l'attuale emergenza sanitaria, ma per moltissime imprese, soprattutto di piccole dimensioni, le festività pasquali sono l'ultima spiaggia, per cercare di sopravvivere e non chiudere definitivamente i battenti. Finora la politica dei ristori e dei sostegni non ha funzionato. I commercianti, dunque, chiedono soltanto di poter svolgere il proprio lavoro, impegnandosi a garantire, per se stessi e per i clienti, le misure di sicurezza necessarie, per evitare che dopo la pandemia non restino soltanto macerie».

Capitolo ricoveri. Nelle aree Covid dell'Azienda ospedaliera Moscati risultano 80 pazienti: 9 in terapia intensiva, 31 nelle aree verde e gialla del Covid Hospital, 9 nell'Unità operativa di Medicina d'Urgenza, 13 nell'Unità operativa di Malattie Infettive, 7 nell'Unità operativa di Geriatria e 11 nel plesso ospedaliero di Solofra. C'è anche una buona notizia: è stato estubato un paziente di 68 anni di Avella, arrivato alla città ospedaliera dal 12 gennaio. Al presidio Frangipane di Ariano Irpino ci sono 5 ricoverati (su 7 posti letto) in Terapia Intensiva; 25 in Area Covid, di cui 15 (su 16 posti letto) in Medicina e 10 (su 10 posti letto) in Sub Intensiva; 12 (su 12 posti letto) in Medicina Covid.

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