Irpiniambiente, arriva il consulente per la valutazione

Il valore di 2 milioni e mezzo stabilito dalla Provincia potrebbe essere rivisto

Lo Stir di Pianodardine
Lo Stir di Pianodardine
di Alessandro Calabrese
Domenica 31 Marzo 2024, 00:10 - Ultimo agg. 11:05
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Via libera alle verifiche dell'Ato Rifiuti di Avellino sullo stato di salute di Irpiniambiente. Subito dopo Pasqua, infatti, la spa della Provincia sarà passata ai raggi X dal consulente incaricato di effettuare uno studio approfondito sull'aspetto contabile, oltre che economico-finanziario della partecipata di via Cannaviello. A questo articolato processo si darà il via martedì, cercando di stringere al massimo i tempi.

Il tecnico sarebbe stato già individuato, manca solo la determina di nomina. Si tratterebbe di un professionista esperto che ha già avuto a che fare con incarichi del genere e valutazioni relative alla stessa società che in Irpinia effettua il servizio di igiene urbana in circa il 90% dei comuni e gestisce gli impianti collegati al ciclo dei rifiuti: Stir di Pianodardine, discarica di Pustarza, stazione di trasferenza di Flumeri, cantieri con depositi di Ariano e Rivarano, oltre ai centri di raccolta Rae e Ingombranti sparsi in diverse aree della provincia. 

Sotto i riflettori soprattutto le due partite relative ai crediti da riscuotere e ai debiti verso fornitori. Considerando che la prima delle due voci è sì superiore ma non tutti gli importi avanzati rispetto alle fatture inviate potranno concretamente rientrare. Questo potrebbe mettere in discussione il prezzo di cessione ufficializzato dal presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, di 2.491.000 euro.  

Intanto, impostata con le due delibere del Consiglio dell'Ambito del 16 marzo scorso, la nuova strada dell'Ato per l'affidamento del servizio ormai è tracciata. Messa in liquidazione la Irpinia Rifiuti Zero srl, costituita dall'Ato per procedere con un'aggiudicazione in house, si punta a far acquistare le quote di Irpiniambiente ai Comuni, per dare vita al soggetto pubblico a cui affidare la gestione del ciclo integrato dei rifiuti. L'obiettivo è accelerare i tempi ed evitare problemi. Tecnicamente, infatti, il 6 aprile scadrebbero i termini per completare le procedure e riorganizzare il servizio nei comuni dell'ambito irpino, ad eccezione del capoluogo che ha attivato un suo sub ambito cittadino coordinato dalla Grande srl con il braccio operativo della De Vizia Transfer.

Del cambiamento di programmi, giunto su pressing dei sindacati e il favore dei riferimenti politici locali, oltre che l'impulso fattivo del consigliere Pasquale Giuditta, però, è stata immediatamente avvisata la Regione Campania. 

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A Palazzo Santa Lucia, infatti, sono state inviate le due delibere approvate anche per dare un segnale preciso su quanto si sta facendo e bloccare un eventuale decisione di commissariamento. D'altra parte, sulla Irz permangono i rilievi della Corte dei Conti e pesano i ricorsi di alcuni Comuni e dell'Antitrust. Quest’ultimo, in particolare, avendo sollevato una serie di mancanze relative al rispetto della normativa sulla concorrenza, e ottenendo una sospensiva degli atti che rendevano operativa la società di Collina Liguorini, potrebbe anche trovare accoglimento davanti al tribunale amministrativo regionale. L'udienza è prevista per il 24 aprile. Prima di allora, comunque, il percorso alternativo dovrà essere pronto a partire. Per questo serve al più presto una valutazione complessiva sul valore di Irpiniambiente che dovrà passare per il Consiglio d'Ambito e l'accordo con la Provincia di Avellino. Poi, su questa cifra si dovranno calcolare le quote di ciascun Comune.

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