L'arte di Rubicco torna a casa: una mostra a Venticano

L'artista irpina torna nel suo paese natale per un'esposizione antologica delle sue opere

Il maestro Giuseppe Rubicco
Il maestro Giuseppe Rubicco
di Massimo Roca
Venerdì 8 Dicembre 2023, 19:48
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Una mostra casalinga per Giuseppe Rubicco. L’artista irpino ritrova la sua Venticano, o meglio il suo Campanariello, proponendo, a partire da oggi e fino al 31 dicembre, un’antologia dei suoi lavori. L’inaugurazione alle 17: «Questa mostra è un omaggio al mio paesello ed ai miei compaesani che non ho avuto modo di incontrare da più di 40 anni. Il mio desiderio è mostrare loro una piccola antologica delle mie sculture che i più non conoscono se non in foto. Il tutto è ospitato in un locale che affaccia su Piazza monumento ai caduti messo a disposizione dagli amministratori con un valore aggiunto: di fronte al locale c’è uno stupendo cedro del Libano che domina la piazza e mi ha visto adolescente. È un appuntamento che nasce non per avere un riscontro personale ma come una dedica al mio comune natio».
 

Giuseppe Rubicco, è una personalità poliedrica che, fin dalla tenera età, ha saputo osservare il mondo con occhi diversi. La natura ha ispirato e stimolato quell’entusiasmo giovanile e lo slancio vitale che permeano, a tutt’oggi, le sue creazioni. Il primo incontro con la scultura avviene, plasmando con l’argilla, i pastori per il suo presepe. Successivamente, il suo primo vero contatto con l’arte quando decide di iscriversi all’Istituto d’Arte di Avellino, realizzando copie in gesso di sculture classiche. Si nutre degli insegnamenti e della filosofia artistica dei maestri Elio Parisi, Tullio de Franco e Giovanni Spiniello, figure fondamentali per la sua formazione. Sempre nel periodo scolastico partecipa alle prime mostre estemporanee e d’incontro con l’arte povera, che, insieme al dadaismo e al surrealismo, ispirano gran parte delle sue opere future.

Dopo il diploma, frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, dove è allievo di Augusto Perez. Nel 1974 si trasferisce all’Accademia di Belle Arti di Brera dove diventa allievo di Alik Cavaliere. Negli anni successivi la sua ricerca lo porterà ad ampliare i propri orizzonti artistici e di utilizzo dei materiali fino ad approdare alla lavorazione del vetro, suo specifico campo produttivo. 

Oggi vive nel centro storico di Avellino. La sua terra d’origine accoglie numerose opere tra cui, il monumento dedicato alla rinascita del paese a Conza della Campania, il monumento dedicato all’11 settembre 2001 ad Ercolano, le installazioni nel sentiero della Cupa integrazione tra arte e natura a Calitri. Affermato scultore nello scenario italiano e non solo, con passione porta avanti la propria ricerca innovativa in campo artistico, con particolare attenzione, da sempre, al sociale e alla natura. Sono questi i due percorsi che rendono oggi attualissimo il suo lavoro. Rubicco è stato ospite fisso delle ultime edizioni di Sport days la manifestazione organizzata dal professore Saviano che, come lui, cerca sempre nuove connessioni rispetto alla sfera di naturale competenza.
Ha tastato con mano in che modo i più giovani si avvicinano all’arte in epoca dove la tecnologia le distrazioni audiovisive sottraggono interesse ad una certa manualità: «Sport days mi ha offerto la opportunità di un incontro con i giovani che con entusiasmo hanno dialogato ed applicato le mie proposte. Non ho assolutamente percepito distacco o disinteresse verso la manualità nonostante la tecnologia». 


Il riciclo come fonte di approvvigionamento di materiali per realizzazioni artistiche: «Il riutilizzo e il riciclo sono alla base della mia filosofia di vita. Non ho preferenze per i materiali, da circa 5 anni porto avanti un esperimento di fusione vetro-roccia. La natura è vita, ritengo irrinunciabile come essenza di vita tutelare la natura e migliorare il sociale».

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