Nimsay, «Baci baci» dal palco rock dell’Ostello Bello

Yasmin Corrado, in arte Nimsay, si esibirà a Napoli nell'evento organizzato da Rock.it

La cantautrice Nimsay
La cantautrice Nimsay
di Massimo Roca
Martedì 10 Ottobre 2023, 00:00
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«Sono abbastanza felice in questo periodo. Quest’anno ho avuto più opportunità per farmi notare, per esibirmi, per fare ciò che voglio» così Yasmin Corrado, in arte Nimsay (Yasmin letto al contrario), ci racconta il suo momento di serenità e di grande fiducia verso il futuro.  Lo scorso 29 settembre l’uscita del suo ultimo singolo Baci baci. «Si parla del rapporto con se stessi. Non ancora in una fase di accettazione, bensì di riflessione, senza ancora riuscire a comprendere parti di sé che si vorrebbero cancellare» spiega l’autrice. «La precedente Tira e molla, parlava di cambiamenti. Ed è stata profetica. Da quando è uscita c’è stata un’evoluzione anche personale. Mi sono avvicinata un po’ più a Dio».


Yasmin vive ad Atripalda, studia pianoforte e canto, e continua a scrivere. «Anche se canto da quando avevo 7 anni, mi sento ancora all’inizio. Ho fatto tanta gavetta in quel senso. Cantavo nei locali con un gruppo reggae. Ho partecipato ad eventi jazz. A scuola ho fatti dei concorsi e studiato canto lirico. Ho suonato nei locali, cantato a cerimonie nuziali. Poi ho iniziato a scrivere. È stato come ricominciare. Ma ho ancora tanto da costruire a livello artistico e di gestione complessiva del mio mestiere». Nel giugno 2020, in pieno lockdown, l’artista irpina si era messa in evidenza vincendo il Quarantena’s Got Talent. Poi la nuova veste artistica con il primo brano lanciato Leone, come il suo segno zodiacale: «È stato un periodo turbolento. L’uscita di quel brano forse è stata troppo frettolosa. Pensavo di essere pronta ed in realtà non lo ero. Pensavo di essere seguita dalle persone giuste, ma mi sono dovuta ricredere. Avrei voluto lavorare diversamente su quel pezzo. Penso di realizzarne una nuova versione da far uscire in un Ep futuro. Nella sua vera natura era una ballad con tanto di piano: quella pubblicata è una versione che non mi rispecchia fino in fondo. In un concerto ad Avellino ne ho eseguita una versione diversa che proporrò anche dopodomani all’Ostello bello a Napoli».

La sensazione è che le qualità vocali di Nimsay potrebbero essere messe in risalto da qualcosa di diverso dal filone “uptempo”. Si chiede ai nuovi artisti sempre qualcosa di nuovo, ma poi se propongono qualcosa di diverso, ecco la risposta preconfezionata: “non è quello che si ascolta oggi”. Un cortocircuito continuo che porta ad una omologazione e ad un appiattimento su un genere di musica e di cantato. «È un discorso complicato ed anche vero. È quello che sostanzialmente accade. Sono sincera, la mia indole mi spingerebbe più verso le ballad che non verso le uptempo dal ritmo veloce.

Sono dilemmi che ho vissuto anch’io ed ho cercato di mediare anche nel testo tra la mia ricerca di ermetismo e la necessità di una maggiore immediatezza».

Le canzoni di Nimsay nascono così: «Scrivo melodia e testo. Lavoro a stretto contatto con Mario Tortoriello che conosco da quando avevo 11 anni. C’è un confronto costante nella fase della costruzione della melodia. Poi arriva Luca Toli (Cosmophonix di Mantova, ha seguito anche Aka 7even) che sa leggermi nel pensiero ed è capace di intervenire arricchendo la produzione primaria del brano». Un’estate di soddisfazioni alle spalle per Nimsay: «L’Rds Summer Festival a Barletta è stato il mio primo palco importante. Ho aperto il concerto con Hermes, un mio collega di etichetta (l’Aurora dischi di Domenico Giannini, i brani di Nimsay sono distribuiti dalla Universal). C’è stato poi il contest Dj on stage a Riccione. Giovedì sera sarò all’Ostello Bello a Napoli per Palchi belli organizzato da Rockit». E per il futuro, c’è qualche progetto? «C’è una ballad pronta per partecipare ai casting di Sanremo Giovani. Incrociamo le dita»

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