La protesta dei trattori ad Avellino: 200 mezzi pronti a calare in città da Flumeri

Le richieste: tutela del made in Italy, riduzione delle accise sul carburante

Duecento trattori in corteo da Flumeri
Duecento trattori ​in corteo da Flumeri
di Nicola Diluiso e Selene Fioretti
Martedì 6 Febbraio 2024, 08:31 - Ultimo agg. 11:21
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Le speranze di ottenere risposte dal vertice di domani mattina al Palazzo della Regione ad Avellino sono tante. L'appuntamento tra rappresentanti degli agricoltori e Maria Passari, dirigente regionale per le Politiche agricole, alimentari e forestali è fissato alle ore 11. C'è fermento in Irpinia: la protesta dei trattori non ha fatto mai arrestare uno stop. Dopo la prima tre giorni organizzata dal comitato spontaneo, imprenditori agricoli e coltivatori diretti nella giornata di domenica hanno alimentato sit in e cortei tra Avellino e Flumeri. «Tutti uniti per una battaglia dal produttore al consumatore. Tuteliamo la nostra terra, in nostri prodotti. Tuteliamo la nostra alimentazione con cibo sano e rigorosamente made in Italy», ribadiscono gli agricoltori di Valle Ufita.

I mezzi percorreranno a Statale 90 delle Puglie e poi lungo la via SS 7 Appia, attraversando, dunque, i territori di Grottaminarda, Mirabella Eclano, Venticano, Montemiletto, Pratola Serra, stavolta è stato concesso di poter raggiungere Avellino ad un numero ben più elevato di trattori.

Dai cinquanta di gennaio a circa 80 mezzi. Ci sarà un colpo d'occhio notevole, reso ancora più rilevante nel momento in cui agricoltori di Valle Ufita, Baronia, Arianese ed Alta Irpinia si ritroveranno con i colleghi di Avellino e Bassa Irpinia.

Sono circa 200 in totale i trattori pronti a partire, domani mattina, per dirigersi nel piazzale antistante alla sede avellinese della Regione Campania. 

È proprio lì, infatti, che una delegazione di manifestanti incontrerà Maria Passari, la dirigente regionale alle Politiche agricole, alimentari e forestali, che giungerà direttamente da Napoli. Un tavolo di confronto, sulle rimostranze alla base della mobilitazione del comparto agricolo, che, da programma, comincerà alle 11. Già dalle prime ore del mattino, però, i mezzi agricoli, divenuti il simbolo della contestazione, si muoveranno in corteo, fino a radunarsi sotto agli uffici regionali, dove attenderanno l'esito dell'incontro. 

E così i trattori si muoveranno parallelamente, sia dall'hinterland Avellinese che dalla zona industriale di Flumeri. Dall'Ufita la partenza in direzione del capoluogo è prevista alle 7.30. Una trasferta imponente, di quasi 50 chilometri per 3 ore di percorrenza, seguendo la statale 90 delle Puglie. Quella di domani sarà una tappa fondamentale per gli agricoltori, che per la prima volta potranno avere un colloquio diretto con gli esponenti del governo regionale. Ci avevano già provato martedì scorso, il 30 gennaio, ritrovandosi con i trattori sempre a Collina Liguorini, ma l'appuntamento ufficiale era saltato.

La delegazione che incontrerà la dirigente sarà formata da quattro agricoltori. E cioè due referenti scelti dal presidio avellinese e altrettanti da quello ufitano, a rappresentanza della doppia anima della protesta, che resta coesa e unitaria. A loro spetterà il compito di esporre alla Passari tutte le criticità lamentate dall'intero comparto e che sono state messe nero su bianco su di un dossier che pure le sarà consegnato.

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Obiettivi chiari e comuni: «No all'importazione di prodotti sintetici, alla coltivazione di carne fibrosa, alla tassazione dei terreni agricoli, alle direttive distruttive dell'Ue, all'aumento dei costi di produzione, alla concorrenza sleale dei nostri prodotti». E ancora: «Tutela del Made in Italy, riduzione delle accise dei carburanti e dei costi di produzione». Per la raccolta sulle superfici lavorate, la provincia di Avellino (dati Istat) si colloca nella graduatoria seconda (130mila quintali) solo a Benevento (187.550 quintali). Nell'esercizio delle attività dello scorso anno, c'è stato un calo di 52mila quintali di raccolta.

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