Variante urbanistica per la Stazione Hirpinia, il Tricolle cambia volto

Il cantiere della Stazione Hirpinia
Il cantiere della Stazione Hirpinia
di Vincenzo Grasso
Venerdì 23 Febbraio 2024, 00:05 - Ultimo agg. 09:19
3 Minuti di Lettura

Può approdare prima in giunta e poi in consiglio comunale la Variante al Piano urbanistico comunale che si rende necessaria per armonizzare lo sviluppo della città in direzione della Valle Ufita, dove sta diventando una realtà la nuova stazione ferroviaria Hirpinia, con tutte le novità in tema di collegamenti e investimenti pubblici a vantaggio dell’intero ambito territoriale.

Il nuovo strumento urbanistico, predisposto dall’architetto Pio Castiello, è pronto. Ha finanche ricevuto, dopo un periodo di consultazione pubblica, le osservazioni di associazioni di categoria, operatori sociali ed enti territoriali.

L’architetto Castiello, tra l’altro, ha recepito e accolto le modifiche e le integrazioni pervenute. Ovviamente, tutte quelle che non sconvolgevano il disegno iniziale della Variante. L’incontro fissato con la maggioranza per l’ok definitivo è solo rinviato di qualche giorno. L’impianto rimane quello ipotizzato.

«Gli orientamenti strategici fondamentali, emergenti dalle linee di indirizzo comunali - è la tesi dell’architetto Castiello- sono finalizzati allo sviluppo sostenibile attraverso l’azione combinata di alcuni obiettivi da raggiungere: rigenerazione urbana, mobilità urbana sostenibile e interconnessione, valorizzazione aree adiacenti alla stazione Hirpinia, ottimizzazione energetica, accessibilità, riqualificazione agricola, forestazione urbana». Le tematiche riguardanti la Variante sono apparse, mediaticamente, in secondo piano rispetto alla opportunità di ridefinire la piattaforma logistica integrata, comprensiva di servizi e zone a parco per una estensione di circa 106 ettari.

Video

La scelta della realizzazione della linea AV/AC, originariamente per le sole merci e successivamente anche per i passeggeri, comporterà, nel corso degli anni a venire, una riscrittura del paesaggio urbano e territoriale dell’area di cerniera irpino-sannita-pugliese, con evidenti trasformazioni delle dimensioni sociali ed economiche dei luoghi.

L’area ufitana comprende la parte arianese nonché la zona limitrofa di Grottaminarda e di Flumeri, che introduce ai paesi della Baronia e alla vicina località Pila ai Piani, che rinvia alle qualità di Frigento e Sturno. L’adiacente territorio di Melito Irpino consente, sul piano viario, di connettere, mediante potenziamento infrastrutturale la base logistica con la località Cardito di Ariano Irpino. Per Castiello «a cambiare, nel corso degli anni, sarà non solo Ariano bensì, e forse molto di più, le aree coese».

Ecco perché la Variante prevede un miglioramento della mobilità tra la città storica e l’ambito della stazione Hirpinia. E’ stato prefigurato il potenziamento della viabilità esistente in modo da avere i collegamenti con Cardito, i collegamenti di via Torana e, sul versante est, il potenziamento della viabilità già esistente in modo da raggiungere la dorsale urbana di Ariano che muovendo oltre Fiumarelle arriva oltre Martiri (strada statale 90 delle Puglie). La revisione e l’ammodernamento del sistema viario e territoriale consentiranno alla futura struttura urbana, indotta dalla Stazione e dalla logistica connessa, di implementare sia le funzioni accessorie e di ricezione sia quelle culturali e museali, nonché quelle terziarie (commerciali e terziario avanzato) dello spettacolo e dello sport, del raccoglimento religioso e del riammagliamento naturalistico con la realtà del Fiume Ufita, ivi compreso un parco archeologico urbano identitario dello spirito dei luoghi.

In altri termini, crescerà una città nuova.