Ferragosto, agriturismi del Sannio già sold out: affari da 350mila euro

Si profila un «tutto esaurito» dalle cifre ragguardevoli, sotto ogni profilo

Sold out negli agriturismi del Sannio
Sold out negli agriturismi del Sannio
di Antonio Mastella
Domenica 6 Agosto 2023, 11:11 - Ultimo agg. 11:25
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Per chi decidesse solo ora di trascorrere il Ferragosto «fuori porta» con pranzo in un agriturismo, sarà molto difficile, se non impossibile, trovare un tavolo. Si profila un «tutto esaurito» dalle cifre ragguardevoli, sotto ogni profilo. Nel Sannio si contano 176 strutture del genere; meglio solo Salerno, che ne annovera 286. Seguono Avellino con 174, Napoli con 147, Caserta con 105. Tenuto conto che, mediamente, ogni azienda è in grado di ospitare 50 utenti, emerge che, nel solo giorno di martedì 15, l'incasso ammonterà a non meno di 350mila euro costando il pranzo completo, in media, 35 euro con punte, neanche numerose, di 45. I relativi prezzi hanno subito un aumento pressoché generale tra il 10 ed 15 per cento; un incremento dettato dal rincaro, in primo luogo, di gas ed elettricità. L'introito, peraltro, sarà molto più consistente; centinaia di persone hanno deciso di pernottare per almeno due giorni in una struttura del genere, con una spesa che si colloca intorno ai 60 euro giornalieri.

«Dalle notizie che ci giungono - puntualizza Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale della Coldiretti - i turisti si fermeranno due, tre giorni e non più uno solo». Diminuisce, dunque, il «mordi e fuggi». «È la conferma aggiunge - del ruolo trainante del settore per la nostra economia». Della stessa opinione Carmine Fusco, leader della Cia provinciale: «Mi risulta che non c'è un posto libero in giro. È una leva economica importante che va favorita e potenziata». A rendere ancora più rilevante l'indubbio successo concorre la crescente presenza di stranieri. «Ospiterò famiglie dall'estero. Si tratta soprattutto di nipoti e pronipoti di emigrati che vogliono conoscere i luoghi natali dei loro avi» rivela Maria Antonietta Moffa, agrichef, titolare della «Masseria Pasqualone» di Colle, 35 posti disponibili e 3 camere. Dall'Olanda e Inghilterra arriveranno due gruppi per fermarsi alla «Cascina del bosco» di Faicchio di cui è titolare Giovanna Mazzucco. «La presenza straniera è cresciuta del 30 per cento rispetto allo scorso anno» attesta Antonio Casazza, presidente provinciale di Confagricoltura, patron di Villa Luisa in quel di Calvi, con 100 coperti e 4 camere. «Ci sono prenotazioni aggiunge - dagli Stati Uniti oltre che da Paesi europei con richiesta di permanenza anche per 3/4 giorni».

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C'è però un problema. «Benevento - sottolinea - non è ancora in grado di accoglierli come si deve. Va assolutamente potenziato il front office turistico». Che vi siano insufficienze lo denuncia allo stesso modo Masiello: «Si viene sempre più da noi non solo per gustare le eccellenze culinarie ma anche per apprezzare le bellezze storiche, monumentali, paesaggistiche. È difficile ancora trovare, tuttavia, riferimenti in grado di pianificare tour alla scoperta della provincia e delle sue attrazioni. Si cominci a pensarli quest'anno per proporli per l'anno prossimo in coincidenza, magari, coi tanti appuntamenti enogastronomici, culturali che si tengono in questi mesi. La presenza si amplierebbe e non solo negli agriturismi. Di certo, un ulteriore intoppo è dovuto - conclude - all'inadeguatezza dei collegamenti». Come che sia, non ci sono manchevolezze che tengano: il comparto non conosce ostacoli. Una ragione fondamentale sta nell'attrazione che esercitano le squisitezze della tavola. «Puntiamo osserva Casazza - sulle preziosità della nostra cucina rivisitate nella giusta misura. Piatto forte del mio chef sarà un raviolo con vellutata di zucchine insaporita, tra l'altro, con timo e limone, coniugando così la tradizione coi profumi della costiera». Un menù completo nella sua struttura naviga intorno ai 40 euro.

Puntare sempre più sui vegetali si sta rivelando la carta vincente per Patrizia Iannella, alla guida de "La casa di Torre a Oriente", in Torrecuso, 45 coperti: «Proporremo piatti della tradizione con prodotti della nostra terra senza far mancare una grigliata con bistecche di marchigiana, vanto della nostra zootecnia». Pietanze che, bevande incluse, costeranno 45 euro. 

 

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