Benevento, Natura srl nuovo laboratorio per i controlli sulla potabilità dell'acqua

La gara aggiudicata al laboratorio di Casoria in associazione con la ravennate Heratech

La sede Asl di Benevento
La sede Asl di Benevento
di Paolo Bocchino
Lunedì 7 Agosto 2023, 09:00
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Benevento ha il nuovo centro accreditato per i controlli sulla potabilità dell'acqua. Gesesa ha aggiudicato alla Natura srl, laboratorio di Casoria in associazione d'impresa con la ravennate Heratech, la gara per l'affidamento del «servizio di campionamento e analisi organolettiche, fisiche, chimico-fisiche, microbiologiche delle acque destinate al consumo umano», chilometrica denominazione dell'appalto che permetterà, per i prossimi dodici mesi, di avere verifiche periodiche in autocontrollo da parte del gestore a garanzia della piena potabilità dell'acqua bevuta in città e negli altri 21 comuni serviti.  

Un compito d'ufficio per ogni gestore del servizio idrico, che si era fatto però terribilmente complicato per Gesesa, costretta dalla diffida dell'Asl dello scorso febbraio a chiudere i rapporti con il laboratorio Artea di Ponte, considerato all'epoca non in possesso di tutti i requisiti di legge e in particolare del fatidico tetracloroetilene protagonista di improvvisi picchi nell'acqua messa in rete, con conseguenti interruzioni della fornitura e annessa scia di polemiche.

Ne è scaturita una travagliata e per certi versi paradossale procedura di gara, conclusasi finalmente tre giorni fa con la individuazione dell'affidatario. Che sarà, peraltro, lo stesso che ha operato in via provvisoria da febbraio, dopo lo stop intimato dal dipartimento Prevenzione della Asl ad Artea. Natura srl (in associazione con la Heratech) l'ha spuntata su altri due raggruppamenti d'impresa guidati da aziende locali: la stessa Artea di Ponte (nel frattempo dotatasi degli accreditamenti per il tetracloroetilene) e Tecnobios di Apollosa. Battuta anche la concorrenza di un operatore in gara in forma individuale, il laboratorio Marino srl con sede a Santa Maria a Vico. Competizione che di fatto si è risolta in una corsa in solitaria per il binomio Natura-Heratech, in quanto il seggio di gara di Gesesa, riunitosi il 3 agosto per l'apertura delle offerte economiche e l'aggiudicazione, ha escluso gli altri concorrenti per carenza di alcuni requisiti. Per il raggruppamento guidato da Artea è stato riscontrato il mancato accreditamento del parametro «colifagi somatici», mentre i «parametri fisici» sono risultati non accreditati secondo quanto stabilito dal decreto 18/2023 che ha recentemente riscritto il perimetro della materia a vent'anni dalla precedente «bibbia» 31/2001. Fatali al team con capofila Tecnobios il mancato accreditamento del campionamento, ovvero il prelievo secondo requisiti di legge, per i parametri fisici. Marino srl, infine, è stata estromessa in quanto non in regola con l'accreditamento per i colifagi somatici e l'ammonio, mentre i parametri chimici, fisici e microbiologici sono risultati accreditati, ma non secondo i nuovi termini di legge. 

Tecnicismi necessari a far comprendere quanto sia stato complicato per Gesesa individuare un laboratorio dotato per intero dell'amplissimo bouquet di requisiti formali richiesto dall'applicazione rigida del decreto 18/2023 e della norma europea, che sei mesi fa determinò la diffida della Asl e la interruzione della collaborazione con Artea. Lo dimostra la presentazione in gara in forma congiunta di tre operatori su quattro, con la creazione di estemporanei cartelli d'impresa che hanno coinvolto laboratori di tutto il territorio nazionale. Obiettivo, peraltro, che Gesesa è riuscita a centrare soltanto al secondo tentativo. Come si ricorderà, tre mesi fa la società di Corso Garibaldi aveva dovuto prendere atto della mancanza di candidature idonee tra le due giunte in risposta all'avviso pubblico di maggio. La partecipata del Comune di Benevento aveva così avviato una interlocuzione con il dipartimento Prevenzione della Asl, finalizzato a una applicazione meno rigida ma congrua dell'impianto normativo. Ma via Mascellaro non concesse margini a deroghe interpretative, costringendo Gesesa a pubblicare un nuovo bando di gara con gamma di requisiti allargata e costi conseguentemente ritoccati in alto. Il consorzio vincitore Natura-Heratech si è infatti aggiudicato l'appalto con un'offerta di 125.600 euro, frutto del consistente ribasso (33 per cento) sull'importo di 188.000 euro messo a base di gara dal gestore. Il precedente avviso pubblico aveva previsto invece un importo a base di gara di soli 103.000 euro, che sarebbe stato ulteriormente ridotto dal ribasso. 

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