Covid a scuola, boom di contagi
e quarantene: vaccinati 300 prof

Covid a scuola, boom di contagi e quarantene: vaccinati 300 prof
Lunedì 1 Marzo 2021, 08:59 - Ultimo agg. 12:38
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Non conosce sosta la campagna vaccinale dedicata al personale scolastico del Sannio, proseguita in modo spedito anche di domenica. Dopo le 2.000 dosi di AstraZeneca inoculate sabato a Benevento e provincia, ieri è stata la volta di altri 300 vaccinati tra docenti, collaboratori, amministrativi e tecnici, convocati a partire dalle 8.30 all'istituto superiore «Alberti» di piazza Risorgimento (chiamati in 170) e nella sede Asl di via Minghetti (130 convocati). Come accaduto anche in occasione della prima giornata di somministrazione, il secondo appuntamento cittadino è trascorso senza particolari problematiche o numerose diserzioni, eccezion fatta per qualche malessere dovuto in parte alla risposta immunitaria e in parte al comprensibile sovraccarico emotivo del momento. Soddisfatti i vaccinati, apparsi sempre più convinti della propria scelta e pronti a lanciare appelli per convincere gli indecisi. Sereno il personale sanitario, di fatto mai sotto pressione grazie anche all'organizzazione messa in piedi in tempi record dal liceo del dirigente Liccardo. La tre giorni di somministrazione cittadina si concluderà stamattina, secondo le stesse modalità delle ultime 48 ore, e il totale di dosi inoculate tra il personale delle scuole beneventane, salvo defezioni o ripensamenti last minute, dovrebbe aggirarsi intorno alle mille unità come inizialmente previsto. Domenica di riposo, invece, per la campagna vaccinale in provincia. Completate le inoculazioni a Limatola, San Bartolomeo in Galdo, San Marco dei Cavoti, Morcone, Baselice, Foiano, Castelvetere, Molinara, San Giorgio la Molara, Montefalcone, Castelfranco in Miscano e Ginestra degli Schiavoni, località in cui da adesso si attenderanno indicazioni dall'Asl relative alla seconda fase, quella del richiamo, per il momento in calendario il 18 maggio. Si riparte oggi a Telese, dove le somministrazioni proseguono nonostante il paese telesino sia stato il primo a iniziare, mercoledì scorso, visto che presso gli ambulatori medici allestiti nel parco delle terme è atteso anche personale scolastico proveniente dai comuni limitrofi, tra cui Cerreto Sannita, Cusano Mutri e Dugenta. Per quanto riguarda il numero di dosi del vaccino AstraZeneca a disposizione dell'Asl da capire quando verrà implementata la fornitura iniziale, stimata in 4.500 unità a fronte di 6.452 utenti iscritti alla piattaforma regionale, anche se non tutti hanno provveduto a ultimare l'iter di registrazione.

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Parallelamente alla campagna vaccinale, continua anche la corsa del virus tra i banchi di scuola e così nel weekend appena trascorso si registra un'autentica escalation di contagi in città. Sono sei, infatti, i positivi accertati nelle ultime 48 ore che interessano gli istituti locali: due studenti al liceo scientifico «Rummo», altri due al «Palmieri», uno all'Industriale «Bosco Lucarelli» e uno presso in un asilo privato, con quarantena per le classi interessate. Una crescita vertiginosa, da sommare agli ultimi episodi riscontrati in provincia, e precisamente a Sant'Agata de' Goti, Paupisi, Ponte e Torrecuso, oltre al focolaio in atto a Morcone (in località Cuffiano), che attesta ulteriormente quanto sia delicato lo scenario virale scolastico e che induce il sindaco Clemente Mastella ad ammonire severamente la cittadinanza. «Sono il primo ad essere profondamente rammaricato nel vedere i nostri studenti perdere altre ore di lezione e di relazioni sociali - dice il primo cittadino - ma di questo passo le nuove generazioni non le recupereranno mai. Alla luce della recente pioggia di contagi accertati nelle scuole cittadine ritengo che la chiusura generalizzata sia la scelta più saggia e non capisco le polemiche che sento in giro: il Covid non fa sconti nemmeno nella materna e chiudere è l'unica soluzione.

Basta con l'irresponsabilità e basta con i paragoni tra il Sannio e le realtà metropolitane. Il fatto di essere una piccola città non ci mette al riparo dal virus, la curva contagi è in aumento esponenziale anche da noi e se non si cambia rotta sarò costretto a chiedere la zona rossa».

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Intanto, la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, con conseguente passaggio in dad fino al 14 marzo, come disposto venerdì dal governatore De Luca, continua a far discutere anche a Benevento. Probabile che in queste ore, sulla falsariga di quanto già accaduto in passato e culminato con la sentenza del Tar che di fatto bocciò il presidente regionale, i comitati genitoriali sanniti decideranno di impugnare un'ordinanza che, a loro dire, non terrebbe conto delle singole specificità delle varie realtà territoriali e scolastiche. 

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