Covid nelle scuole di Benevento,
altri stop per studenti contagiati

Covid nelle scuole di Benevento, altri stop per studenti contagiati
Mercoledì 10 Febbraio 2021, 09:08 - Ultimo agg. 19:33
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Prosegue inarrestabile l'escalation di contagi tra i banchi di scuola del Sannio. Ieri il virus è tornato a colpire sia in città che in provincia, attanagliando il mondo scolastico locale in una serrata morsa di inquietudine e paura. A finire sotto scacco è ancora una volta la «Pascoli», istituto comprensivo cittadino in cui si registra la terza positività in un mese di didattica in presenza, la prima relativa alla popolazione studentesca. Se nei due precedenti casi, infatti, il Covid aveva preso di mira una maestra e una collaboratrice, spedendo in quarantena precauzionale 5 classi della materna, tuttora in isolamento, stavolta a essere contagiata è un'alunna delle medie iscritta all'indirizzo musicale, che avrebbe contratto il virus in famiglia. Immediata l'attivazione del protocollo di sicurezza: genitori dei compagni della ragazza tempestivamente avvisati per evitare che portassero i propri figli a scuola, disinfezione dei locali effettuata da una ditta specializzata, classe in quarantena e nessuna necessità di disporre la chiusura dell'intero plesso poiché l'aula frequentata dalla positiva si trova in un'ala separata dal resto della struttura, insieme a un'altra classe in cui l'attività è stata sospesa per via della disinfezione, con lezioni dal vivo che riprenderanno regolarmente stamattina. Apprensione anche per la sospetta positività di un alunno delle elementari, di cui però non c'è stata alcuna comunicazione ufficiale. Chiusura a scopo precauzionale, invece, per il plesso «Papa Orsini» della «Bosco Lucarelli»: oggi la sanificazione dopo un caso sospetto. Per la provincia, dopo gli ultimi casi a San Giorgio del Sannio, Montesarchio, Pesco Sannita, Frasso Telesino, dove ieri è risultato positivo un altro studente (il sindaco Vicusi ha prorogato la chiusura fino a sabato, Torrecuso e Telese, alla lista si aggiunge Faicchio, dove ieri il sindaco Nino Lombardi ha disposto due giorni di chiusura per il plesso della scuola superiore di via Delcogliano dopo la positività di uno studente. Le lezioni riprenderanno domani, dopo gli interventi si sanificazione e areazione degli ambienti scolastici. La buona notizia, invece, giunge dal «Carafa-Giustiniani» di Cerreto Sannita, definito «Covid free» dopo i 73 tamponi negativi a cui è stato sottoposto il personale scolastico. Campagna di screening che prosegue al polo «Galileo-Vetrone» di Guardia Sanframondi e l'ex ospedale di Cerreto.

Intanto torna alla ribalta l'eventualità di un'appendice estiva dell'attuale stagione scolastica, paventata nelle scorse settimane dalla Fondazione Agnelli, gradita dall'ormai ex ministra all'istruzione Azzolina e ripresa più volte dal sindaco Clemente Mastella, tra i principali sostenitori dell'ipotesi di restare in aula fino a luglio. A riproporre un'idea tutt'altro che apprezzata da docenti e studenti sanniti, il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi, il quale avrebbe intenzione di rimodulare il calendario al fine di recuperare il gap didattico causato dalla crisi virale, in linea con il punto di vista del primo cittadino di Benevento.

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«Quando proposi il recupero dell'anno scolastico fino alla metà di luglio, tutti a darmi addosso. Ora lo ha proposto Draghi fino a tutto giugno sono interessato a vedere cosa diranno questi critici a prescindere - scrive il sindaco sui social - Magari diranno che io avevo proposto addirittura fino a metà luglio, ma il concetto è lo stesso. È l'unico modo per recuperare il tempo perso». Concetto ribadito con forza a margine della riunione svoltasi in prefettura a tema ordine pubblico. «L'argomento - sostiene Mastella - alimenterà altre polemiche, e ricordo che non spetterà certo a me decidere, ma ripeto che a mio avviso andare a scuola in estate è l'unica soluzione per aiutare la crescita culturale dei nostri ragazzi. Se lo pensa anche Draghi, vuol dire che l'ipotesi è ancor più valida. Inutile negarlo: gli studenti sono indietro dal punto di vista pedagogico-didattico e fare uno sforzo in più non è la fine del mondo». Puntuale l'alzata di scudi del mondo scolastico locale, con circa 500 commenti al post del sindaco, in larga parte contrari a una proposta ritenuta, come nelle altre occasioni, impraticabile e lesiva nei confronti della tenuta mentale degli studenti e dell'impegno sin qui profuso dal corpo docenti sannita. Sospiro di sollievo, infine, per le superiori. La Regione ha rinviato ancora la decisione sulla chiusura dei licei ma è stata scongiurata la possibilità che la scelta ricadesse sui consigli d'istituto. La valutazione dell'Unità di Crisi regionale in merito al ritorno alla dad avverrà con l'ausilio di sindaci e prefetti chiamati a relazione sugli scenari delle singole realtà locali.
 

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