Colle Sannita: muore 26enne dopo ricovero in clinica, il gip ordina altri tre mesi di indagini

Il giovane si era sottoposto a un intervento chirurgico

Inchiesta a Benevento sulla morte di un 26enne dopo un intervento chirurgico
Inchiesta a Benevento sulla morte di un 26enne dopo un intervento chirurgico
Mercoledì 10 Maggio 2023, 10:59
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La Procura della Repubblica aveva chiesto l'archiviazione del caso, ma accogliendo le tesi portate avanti dai legali dei familiari del giovane deceduto, il Gip Gelsomina Palmieri ha ordinato alla Procura di svolgere altri sei mesi di indagini, ed ha iscritto sul registro degli indagati, come atto dovuto, i due medici, un chirurgo ed un radiologo, che presso la clinica Santa Rita, ubicata in città, avevano sottoposto ad intervento chirurgico il paziente che poi era deceduto.
Si è così giunti ad una ulteriore svolta nella ricostruzione delle varie fasi della degenza che hanno portato alla morte di Antonio Pagnano, 26 anni, di Colle Sannita, avvenuta il 5 febbraio del 2020 dopo più interventi chirurgici. L'istanza che ha portato al prosieguo delle indagini era stata discussa davanti al Gip dagli avvocati Antonio Leone e Francesco Del Grosso, che assistono i familiari del deceduto, che il 20 giugno del 2022 avevano sostenuto che andavano individuati i medici che avevano avuto in cura il giovane. Dopo il decesso del giovane c'era stata la denunzia dei familiari ed il sostituto procuratore della Repubblica Maria Colucci aveva affidato l'incarico di esaminare le cartelle cliniche ai medici legali Lamberto Pinese e Osvaldo Micera. Infatti non c'era stata autopsia. Dopo le prime risultanze si era giunti alla nomina di altri periti tra cui quelli designati dai familiari del deceduto.


Ma il sostituto procuratore aveva concluso per l'archiviazione, sostenendo che l'ipotesi di «un possibile errore medico tra le cause del decesso non aveva trovato sufficienti riscontri per poter esercitare un'azione penale». Ma secondo i legali, Leone e Del Grosso, tutte le consulenze avevano accertato che il decesso era collegato ad una delle operazioni. La vicenda infatti aveva avuto inizio nel novembre del 2019, quando Antonio Pagnano era stato operato presso la Nuova Clinica Santa Rita per la rimozione di un linfangioma cavernoso retroperitoneale. Dopo questo primo intervento, trascorso qualche giorno c'erano state delle complicanze da qui la decisone di sottoporre il giovane sempre presso la clinica Santa Rita ad un secondo intervento. Ma a questo punto i sanitari avevano deciso il trasferimento del paziente presso l'ospedale «San Pio». Qui dopo circa due mesi di degenza e altri interventi, era giunto il decesso il 5 febbraio del 2020. I familiari del deceduto, i loro periti e i legali avevano sostenuto nelle denunce non solo la non adeguatezza degli interventi presso la clinica Santa Rita, ma anche l'inidoneità della struttura sanitaria al trattamento di tale patologia perchè la casa di cura, era priva di un reparto di rianimazione e di specialisti di chirurgia vascolare.
 

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