Covid a Benevento, raffica di divieti:
stop ai raduni delle comitive

Covid a Benevento, raffica di divieti: stop ai raduni delle comitive
Venerdì 5 Marzo 2021, 08:50 - Ultimo agg. 18:47
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Arriva la stretta annunciata. Da stasera piazza Risorgimento e altri luoghi cittadini a maggior rischio assembramenti saranno sottratti all'aggregazione sociale e giovanile in primis. A stabilirlo è l'ordinanza firmata ieri dal sindaco Clemente Mastella che aveva anticipato il provvedimento nei giorni scorsi dopo l'ennesimo weekend con troppe presenze in piazza. Il frequentato e centralissimo slargo era stato teatro due settimane fa di una clamorosa discoteca all'aperto con musica a tutto volume da una improvvisata auto-consolle. Memorabili le immagini di ragazzi in folti gruppi intenti a seguire le note molto più che le disposizioni anti-contagio. Gran ballo interrotto dall'arrivo delle forze dell'ordine, e le successive indagini condotte dalla polizia municipale hanno portato alla individuazione del proprietario del veicolo galeotto. Ciò non impedì però a folte comitive giovanili di ritrovarsi ancora una volta nella vasta agorà, trasformata nell'ultimo fine settimana in una birreria a cielo aperto con decine e decine di bottiglie vuote o in frantumi lasciate sul selciato. Una goccia che ha fatto tracimare la pazienza di Mastella.

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Da questa sera a partire dalle 18, in piazza Risorgimento ci si potrà soffermare per il solo tempo necessario a lasciare l'auto in sosta. Sarà l'unico stazionamento consentito perché l'ordinanza vieta quello pedonale. Il provvedimento resterà valido per l'intero fine settimana e sarà replicato nei prossimi weekend fino a quello di Pasqua, così come in tutti i giorni festivi e prefestivi. La piazza a ridosso delle Mura non è l'unica zona interdetta al passeggio e ai raduni. Nell'elenco diramato ieri da Palazzo Mosti figurano anche le più immediate pertinenze (lo slargo dell'edificio ex Banca d'Italia e le aree antistanti gli istituti Galilei e Alberti), via XXIV Maggio dove è ubicato un locale meta ricorrente di abbondanti presenze giovanili, via De Caro nello spazio prospiciente il Tribunale, e altri luoghi cui da qualche tempo vanno i favori di folte comitive come via Salvator Rosa, via Nicola Sala, via Francesco Flora.

Una mappa in continuo aggiornamento in quanto alle chiusure succedutesi nel tempo si sono spesso accompagnate le «contromisure» adottate dai ragazzi alla ricerca di socializzazione. L'ordinanza ribadisce al contempo lo stop per i siti già indicati in precedenti provvedimenti come i Giardini Piccinato nella parte alta del viale degli Atlantici e piazza San Modesto al rione Libertà. Elencazione non esclusiva. Nell'atto licenziato ieri, infatti, il sindaco vieta «lo stazionamento, per evitare gli assembramenti, su tutto il territorio cittadino». Saranno la polizia municipale e le forze dell'ordine a verificare il rispetto delle disposizioni e ad elevare le sanzioni da 400 euro in caso di violazione.

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E nelle stesse ore in cui veniva formalizzato il provvedimento restrittivo, Clemente Mastella affidava ai social i timori per l'aggravarsi della condizione epidemiologica: «Faccio mia la valutazione dei sindaci italiani: la situazione ci preoccupa. Anche a me a Benevento. Per quanto, meno che in altre realtà, anche a Benevento le cose lasciano attoniti. L'aumento dei contagi c'è, purtroppo. Abbiamo cura gli uni degli altri, avendo l'intelligenza di capire che il momento è di nuovo delicato. Saremo zona rossa nei prossimi giorni? Temo proprio di sì. Benevento ne può essere fuori? L'ho chiesto, ma la Campania tutta precipita in rosso».

Piano sanitario che si intreccia e si scontra con quello economico. Portavoce delle difficoltà di vasti segmenti produttivi, ancora una volta sono i ristoratori: «Ci sono migliaia di imprese del comparto dell'ospitalità a tavola che sono state escluse dai primi quattro decreti Ristori - evidenziano il numero uno del Mio Paolo Bianchini e il referente regionale Mario Carfora - Chiediamo con forza che nel decreto Sostegno, atteso per la prossima settimana, questa situazione venga sanata. Sono le imprese che ad aprile 2019, mese fissato come parametro per il fatturato dai quattro Ristori, si trovavano sfortunatamente chiuse». 

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