«È un traguardo sociale quello che abbiamo raggiunto con la realizzazione dell'Hospice di Cerreto Sannita che consentirà di prestare le necessarie cure di fine vita ai pazienti oncologici in fase terminale che non possono riceverle a casa». Così il direttore generale dell'Asl Gennaro Volpe ha presentato il nuovo progetto attuato nell'ex ospedale «Santa Maria delle Grazie», che ha visto la luce a distanza di 8 anni dalla sua programmazione avvenuta nel 2015, in seguito allo stanziamento dei fondi regionali destinati ai lavori di ristrutturazione e adeguamento edilizio della rete ospedaliera e territoriale pubblica campana. «Si tratta ha sottolineato Volpe del primo centro nel Sannio destinato alle cure palliative che sarà a disposizione dell'intera provincia e potrà avvalersi della presenza di personale formato per svolgere questo compito così difficile. Nella struttura sarà operativo anche un nuovo reparto di Radiologia con una risonanza magnetica nucleare di ultima generazione, una tac, una moc e nuovi ecografi, oltre a una farmacia robotica che consentirà di rendere più agevole e veloce il servizio farmaceutico per i pazienti».
A breve sarà pronta anche l'elisuperficie che rappresenta un ulteriore tassello importante per garantire un'assistenza adeguata all'utenza.
Una richiesta che non è stato possibile concretizzare perché l'attuale destinazione dell'ex ospedale di Cerreto è stata definita dal piano regionale di programmazione della rete ospedaliera ed è finalizzata al superamento della visione ospedalocentrica dell'assistenza sanitaria, a favore del potenziamento della rete territoriale. «Ci siamo impegnati - ha specificato il direttore sanitario Marco De Fazio - per rendere questa struttura il più accogliente possibile, puntando su una forma di assistenza umanizzata e consentendo ai familiari delle persone malate di essere presenti h24 nel periodo di degenza». Al taglio del nastro, oltre ai rappresentanti delle forze dell'ordine e ad alcuni sindaci dei Comuni limitrofi, erano presenti il prefetto Carlo Torlontano, il consigliere regionale Luigi Abbate e i vescovo di Cerreto monsignor Giuseppe Mazzafaro. «Questo servizio ha detto rappresenta un grande segno di civiltà che rende bene l'idea del rispetto che si deve alla vita fino alla fine».