I musei e le biblioteche del Sannio diventano anche patrimonio digitale

Il programma finirà in due anni

Nel Sannio via alla dgitalizzazione della cultura
Nel Sannio via alla dgitalizzazione della cultura
di Domenico Zampelli
Mercoledì 29 Marzo 2023, 10:31
3 Minuti di Lettura

Pnrr, parte in musei e biblioteche di Benevento il progetto «Patrimonio culturale per la prossima generazione» finalizzato alla creazione di un patrimonio digitale della cultura. E la città dell'Arco si riscopre capoluogo regionale delle biblioteche in proporzione alla popolazione giovane. L'obiettivo della misura è quello di trasformare gli archivi e la fruizione da cartacea a digitale, con il successivo caricamento degli oggetti digitali nella Piattaforma Cultura Campania (Ecosistema digitale per la cultura). Gli oggetti digitali saranno resi disponibili al sistema della Digital Library nazionale. Ma ci saranno anche app dedicate, per consentire ricerche virtuali restando comodamente a casa oppure passeggiando. In pratica si potrà entrare virtualmente nell'Archivio di Stato, nella Biblioteca provinciale o nel Museo del Sannio continuando a passeggiare lungo Corso Garibaldi. Il Ministero della cultura ha provveduto a ripartire per questo fine 70 milioni di euro a Regioni e Province Autonome.


La fetta campana ammonta a 7,1 milioni di euro, che verranno distribuiti in maniera equa fra le istituzioni culturali delle province. La delibera di giunta regionale appena pubblicata sul Burc prevede per il Sannio la digitalizzazione di settecentomila documenti: 478mila presenti nell'Archivio di Stato, 280mila nella Biblioteca Provinciale, 1.700 nel Museo del Sannio. In due anni l'operazione dovrebbe essere completata: il cronoprogramma prevede infatti di conseguire l'80% entro giugno 2025 il restante 20% entro dicembre 2025.

Sarà così possibile non solo consentire un accesso più vasto, ma anche mantenere e implementare un primato tutto sannita: Benevento è infatti insieme ad Avellino il capoluogo campano con maggiore densità di biblioteche totali rispetto a bambini e ragazzi residenti: in entrambi i casi il rapporto è di una biblioteca ogni sei abitanti minorenni.


Non saranno le 15 censite a Pavia, Mantova, Trento, Cagliari, Belluno, Gorizia, Biella, Bolzano e Udine, ma siamo comunque lontani anche da Andria, Reggio Calabria, Brindisi, Grosseto, Imperia, Ragusa, Barletta e Terni, tutte con meno di 2 biblioteche complessivamente censite da Istat ogni 10mila residenti tra 0 e 17 anni. Lo rivela uno studio condotto dall'Osservatorio povertà educativa #conibambini, che vede impegnati la Fondazione Openpolis e l'impresa sociale "Con i Bambini" nell'ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Non solo. Ci sono buone notizie anche sul fronte delle biblioteche dedicate ai minori come utenza principale. A livello nazionale la media nazionale è pari al 10,6% (in pratica una su nove), un dato che sale al 13% delle biblioteche nei comuni interni raggiungendo addirittura il 17,6% delle biblioteche nei comuni fino a duemila abitanti, che hanno nei bambini e nei ragazzi i principali destinatari delle sue attività. Numeri e condizioni che ricorrono anche in provincia di Benevento. A determinare il risultato nazionale contribuiscono infatti anche le realtà operanti a Baselice, Cautano, Ponte, San Bartolomeo in Galdo e San Salvatore Telesino.


Il report sottolinea come nei piccoli paesi e nelle aree interne le biblioteche attive si rivolgono soprattutto ai minori, possibile indicatore del fatto che in contesti dispersi e scarsamente popolati, con una minore densità di servizi (soprattutto per i più giovani), le biblioteche sono chiamate a supplire questa carenza. Offrendo ai minori un luogo di studio, ma anche uno spazio di aggregazione e socialità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA