Prefettura «blindata», parte la missione sicurezza

Due settimane per l'avvio degli interventi di messa in sicurezza

Prefettura «blindata», parte la missione sicurezza
Prefettura «blindata», parte la missione sicurezza
di Paolo Bocchino
Domenica 4 Febbraio 2024, 11:13 - Ultimo agg. 11:14
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Palazzo del Governo blindato in attesa dei lavori. Bisognerà attendere due settimane per poter assistere all'avvio degli interventi di messa in sicurezza. Già da venerdì, l'immobile sede della Prefettura è stato transennato lungo l'intero perimetro al fine di tutelare la pubblica incolumità dopo gli ultimi episodi di caduta di pezzi di ardesia dai cornicioni verificatisi nella giornata di sabato. Nessuna conseguenza, per fortuna, a persone, mentre un'automobile parcheggiata sul retro dell'edificio ha subìto qualche danno. Accadimenti che hanno fatto scattare la filiera istituzionale dell'allarme, dipanatasi tra il settore lavori pubblici del Comune, gli uffici prefettizi e il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche, ente competente in quanto il bene è di proprietà demaniale.

Dopo l'immancabile carteggio e un sopralluogo d'urgenza, se così si può definire, effettuato nella giornata di venerdì, si è optato per il transennamento dell'intero perimetro dello stabile. Coinvolta la facciata principale su corso Garibaldi, ad eccezione dell'ingresso provvidenzialmente coperto dalla balconata, e anche il lato posteriore lungo via Borgia, interdetto al transito e alla sosta veicolare ad eccezione dei civici 3 e 5 corrispondenti a un'abitazione privata. La Prefettura ha inoltre richiesto la possibilità di lasciare libero l'accesso su via Annunziata, utilizzato per il deposito dei mezzi di servizio.

Interventi di messa in sicurezza che, però, non saranno avviati già nelle prossime ore, come logica suggerirebbe. Per vedere al lavoro gli operai ci sarà da attendere lo svolgimento della procedura ordinaria di affidamento già avviata dagli uffici demaniali competenti del ministero Infrastrutture, iter che si prevede possa completarsi entro quindici giorni. Lo si apprende dalla missiva trasmessa il 31 gennaio agli enti locali dall'Ufficio dirigenziale Campania del Provveditorato interregionale opere pubbliche: «Questo ufficio - scrive il provveditore Placido Migliorino al Comune di Benevento e, per conoscenza, alla Prefettura - ha in corso una procedura di affidamento ordinaria dei lavori per la messa in sicurezza dello stabile, per la quale è in itinere la formalizzazione del relativo atto contrattuale. Si invita codesto ente a voler disporre l'interdizione del traffico veicolare e pedonale sull'intero perimetro del plesso demaniale, con l'esclusione dell'ingresso principale di corso Garibaldi, già coperto dalla soprastante balconata, mediante l'apposizione di idonee transenne e segnalazioni, fino all'eliminazione della problematica, al fine di preservare la pubblica e privata incolumità». La Prefettura resterà dunque «sigillata» per almeno due settimane, con qualche disagio soprattutto per i cittadini del centro storico residenti nel quadrante limitrofo al Palazzo del Governo. E del resto, l'edificio sede dell'autorità di Governo ha una storia ultracentenaria sulle spalle con rari interventi di manutenzione. Fu la Provincia, proprietaria dell'immobile fino al 2003, a deliberare la costruzione dell'immobile in stile neorinascimentale nel 1886. Il cantiere fu avviato nel 1895 su progetto dell'architetto Pietro Paolo Quaglia, cui fu affidata anche la direzione dei lavori. Gli successe in qualità di responsabile l'ingegnere Raffaele Canevari, morto prematuramente come Quaglia e sostituito nell'incarico da Nicola Breglia che porterà a termine l'intervento nel 1909. Palazzo del Governo fu inaugurato ufficialmente il 25 ottobre 1910, anno del cinquantenario dell'Unità d'Italia e dell'istituzione della Provincia di Benevento. Sede cittadina degli uffici governativi dall'era fascista, dal 2003 la Provincia ha dismesso l'immobile a beneficio del Demanio, dal quale ha ricevuto in permuta Caserma Guidoni, trattenendo per sé i locali sotterranei che ospitano la sezione egizia del Museo del Sannio e il Museo d'arte contemporanea «Arcos».
 

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