Provincia di Benevento,
13 sindaci puntano al Consiglio

di maria
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di Gianni De Blasio
Martedì 19 Febbraio 2019, 08:00 - Ultimo agg. 13:32
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È partita la carica dei 48: tanti i candidati, tra cui 13 sindaci, a contendersi i 10 posti del Consiglio Provinciale il 10 marzo. Aspiranti distribuiti in cinque liste. Una di queste incompleta, «Sannio in movimento», per il resto formazioni compatte con il massimo dei candidati possibili, pur se con 5 la lista sarebbe stata già valida, a patto di rispettare l'obbligo che la presenza di genere non oltrepassi il 60%. Il botto delle ultime ore, lo ha regalato il Pd, proponendo capolista Mino Mortaruolo, ma nessun candidato del capoluogo. Evidente il «sacrificio» del consigliere regionale che, tra i marosi della spaccatura profonda con l'ala coagulatasi attorno a Zingaretti, ha offerto il petto, rendendosi disponibile a far da traino ad una lista approntata soltanto domenica sera tardi.
 
Il Partito democratico, a differenza di gennaio 2017, schiera una sola lista, quella ufficiale. Altre non sono state autorizzate, quindi non sono riconosciute. Non a caso, il segretario provinciale Carmine Valentino si premurerà di precisare che «altre liste civiche, anche in un contesto di centrosinistra, non sono riconducibili al Pd». Tradotto, inutile che «Sannio, Campania, Europa» si affanni a rimarcare che tale lista non potrà che portare benefici al Pd, intercettando consensi che alla lista ufficiale non sarebbero mai andati. I toni inducono a ritenere che il Pd sannita si appresti a una svolta per certi versi epocale, poiché, eccepiscono i promotori di tale formazione, il progetto va oltre, proiettandosi ben al di là della sola competizione provinciale. Sarebbe riduttivo fermarsi al semplice appuntamento elettorale, essendosi rimessa in movimento un'intera area, la Sinistra. «In sostanza, quanto già sta avvenendo a livello nazionale dice Raffaele Del Vecchio -, un progetto che mira ad ampliare la coalizione, guardando a tutto ciò che si muove alla sinistra del Pd». In coerenza con tale impostazione, «Sannio, Campania, Europa» annovera pure candidati di Leu e di Dema. Valentino, invece, riferisce che il Pd è in campo «con la propria ed unica lista». Il segretario ringrazia iscritti, amministratori e dirigenti che in questi mesi resi difficili, «anche da immotivate e assurde visioni e posizionamenti tattici interni», hanno riconosciuto ruolo alla comunità partito. Ringrazia, poi, i candidati e coloro che hanno contribuito con senso di appartenenza alla composizione della stessa pur non essendo candidato. «Fondamentale è stato l'impegno offerto dal consigliere regionale Erasmo Mortaruolo di voler capeggiare la lista senza alcuna rivendicazione di carattere elettorale in coerenza con l'impegno politico del partito. Confusioni e alternative non giovano né al partito, né all'area di centrosinistra verso la quale siamo tutti impegnati per una seria ricomposizione. Appare quindi incomprensibile ogni comportamento e azione, in questa fase, non volta a unire ma che provoca divisioni e lacerazioni. Continueremo a lavorare nel rispetto delle decisioni democraticamente assunte all'interno del partito».

Delle altre tre liste si è detto in questi giorni. Si propone divisa pure l'area che elesse presidente Antonio Di Maria, di chiara matrice centrodestra ma non in assoluto. «Sannio in movimento» ingloba sindaci e amministrazioni un tempo vicini a Nunzia De Girolamo, da sempre uniti nel governo (o all'opposizione) della Comunità Montana del Taburno; presente pure Fratelli d'Italia che «per dignità politica» doveva necessariamente essere in campo, spiega il portavoce Federico Paolucci. Quando il dialogo sembrava ben incanalato, ecco che ci si è dimenticati di Fratelli d'Italia e, legittimamente, gli uomini della Meloni hanno fatto altre scelte. «Noi sanniti» e «L'altro Sannio» puntano alla maggioranza assoluta dei seggi, schierando 6 sindaci, oltre alla moglie del sindaco di Casalduni, Rossella Mancini, assessore a Pontelandolfo. Complessivamente, si ripropongono 6 uscenti: Lombardi, Di Cerbo e Ruggiero con il Pd, Cataudo e Bozzuto nelle liste mastelliane, Montella in «Sannio in movimento». Meno di venti giorni e per Angela Papa, Mario Pepe, Giovanni Campobasso e Francesco Rubano l'esperienza alla Rocca sarà conclusa.
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