Benevento, sotto la scuola Pietà riemergono una tomba e antiche mura

Dal sepolcro è ancora visibile uno scheletro

Benevento, sotto la scuola Pietà riemergono una tomba e antiche mura
Benevento, sotto la scuola Pietà riemergono una tomba e antiche mura
di Antonio Martone
Martedì 23 Gennaio 2024, 09:49 - Ultimo agg. 10:50
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Due importanti ritrovamenti archeologici sono emersi dal sottosuolo delle aule della scuola Pietà, in via dei Mulini, dove sono in corso da alcuni mesi i lavori di ristrutturazione appaltati dall'amministrazione comunale. Si tratta di una tomba, dove era ancora visibile uno scheletro, probabilmente un uomo di piccola corporatura, e di alcune mura. Secondo i primi accertamenti effettuati, la tomba sarebbe di epoca medioevale, mentre le mura risalgono al periodo romano.

Sul posto, per effettuare sopralluoghi e rilevamenti, si sono già recati i funzionari della Soprintendenza belle arti e paesaggio, immediatamente allertati dai responsabili del Comune e dell'impresa che sta eseguendo i lavori.

Nelle prossime ore saranno effettuate nuove verifiche anche per capire se ci siano altre tombe in zona trovandosi, quindi, di fronte a una necropoli. Del resto, vale la pena ricordare che in via delle Puglie, confinante in linea d'area circa duecento metri, alcuni anni fa, nel corso degli scavi per realizzare le fondamenta di un edificio privato, fu rinvenuta una vera e propria necropoli medievale, che poi fu addirittura cementificata.

«Siamo di fronte a due reperti - ha detto Simone Foresta, responsabile provinciale della Soprintendenza - di epoca diversa e la cui rilevanza andremo a valutare nelle prossime ore, dopo che avremo effettuato ulteriori sopralluoghi e verifiche». La scoperta, naturalmente, almeno per il momento ha determinato il blocco dei lavori e determinerà anche disagi agli studenti. La questione è stata affrontata proprio ieri mattina a palazzo Mosti, nel corso di una riunione che era stata già programmata da tempo, tra il sindaco Clemente Mastella, l'assessore alle opere pubbliche Mario Pasquariello, il dirigente comunale Antonio Iadicicco, i dirigenti scolastici delle scuole cittadine e il nuovo consigliere comunale delegato all'istruzione Marcello Palladino, per fare il punto sulla situazione generale. «I lavori ora sono sospesi - ha confermato lo stesso Palladino - ma abbiamo avuto rassicurazioni circa la possibilità di trovare una soluzione. Siamo in continuo contatto attraverso il dirigente Iadicicco con la Soprintendenza, che ci farà sapere a stretto giro le sue determinazioni, ma c'è un cauto ottimismo. Difficile, per ora, fare altre anticipazioni». 

Secondo Maurizio Bianchi, fondatore e responsabile del gruppo «Benevento Città Nascosta», il nuovo ritrovamento archeologico non costituisce affatto una sorpresa, ma la conferma dell'importanza a livello storico anche del sottosuolo del quartiere Pietà. «A Benevento, dovunque si scava esce sempre qualcosa e non è un luogo comune.

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Quella zona rappresentava la periferia della vecchia città romana che, come è noto, aveva il proprio centro verso il Sud, in pratica sicuramente tra Cellarulo, Santa Clementina, Triggio e la Pietà. Costituiva la cosiddetta periferia, dove c'erano delle antiche mura che delimitavano il perimetro cittadino e c'era una strada di collegamento. Sicuramente siamo di fronte a questo tipo di traccia, anche se naturalmente bisognerebbe approfondire andando a scavare, se possibile ai lati dei resti delle mura riportate alla luce. Bisogna vedere, però, se ci sono la volontà e i mezzi per farlo, visto che, specie negli ultimi tre anni, ci siamo trovati di fronte a ritrovamenti ancora più importanti, che purtroppo sono stati prontamente ricoperti o abbandonati a loro stessi come nel caso di via Gennaro De Rienzo. Per quanto concerne la tomba, era usanza abbastanza diffusa nel medioevo di utilizzare gli stessi sepolcri dei romani per seppellire i propri defunti». 

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