Provinciali Caserta, il dibattito diventa scontro interno coalizioni alla finestra

Liste ancora in alto male in vista delle elezioni

Il consiglio provinciale di Caserta
Il consiglio provinciale di Caserta
di Luisa Conte
Venerdì 3 Novembre 2023, 09:01
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Tutto congelato per il rinnovo del parlamentino di corso Trieste: incontri, accordi, trattative, liste. Sarà l'incognita sulla data o, forse, le difficoltà di recuperare le 71 firme necessarie a convalidare la lista, oppure, per alcuni, la complessità nell'individuare i candidati da presentare, fatto sta che questa che sembrava dover essere la settimana decisiva per compilare le liste per le elezioni provinciali che si terranno il 10 dicembre sta trascorrendo con un nulla di fatto, su tutti i fronti. La scadenza del 20 novembre, termine ultimo per depositare gli schieramenti, si avvicina ma è ancora tutto in alto mare. «Gli annunci dei parlamentari sul possibile slittamento della data delle elezioni provinciali ha creato una sensazione di incertezza che ha frenato gli entusiasmi», afferma Giovanni Zannini, che però assicura: «Da lunedì ricominceremo a lavorare a ritmo serrato per preparare le liste».

Per i Moderati, in effetti, le difficoltà si riducono alla scelta di presentare una o due liste in appoggio a Giorgio Magliocca. Zannini i suoi candidati li ha già designati e le firme sono praticamente apposte. Sono già pronti a scendere in campo Maria Celeste Cafaro di Bellona, Marcello De Rosa di Casapesenna, Massimo Russo e Liliana Trovato di Caserta, Michele Falco di Parete, Giovanni Iovino di Cellole, Angelo Campolattano di Maddaloni, Cesario Villano di Cesa e Giovanna Migliore di Orta di Atella. Maggiori difficoltà vengono registrate negli altri schieramenti. Per quanto concerne il centrodestra è ancora tutto da definire. Fratelli d'Italia, che aveva annunciato una lista di partito, potrebbe essere costretta a fare un passo indietro e a cedere all'invito di realizzare una formazione unica con Forza Italia e Lega.

In questo caso ad essere penalizzato potrebbe essere proprio il coordinatore provinciale azzurro, Giuseppe Guida, che punta ad una elezione nel parlamentino casertano: se, infatti, in una squadra solo azzurra Guida sarebbe il capolista capace di catalizzare più consensi, in un raggruppamento di centrodestra la sua leadership potrebbe essere compromessa e altri candidati potrebbero emergere.

Intanto, dopo l'incontro in casa Fdi di venerdì scorso, i meloniani si rivedranno lunedì prossimo per decidere. In quella sede si scioglieranno i nodi ma nel mentre in molti del partito hanno dato la disponibilità a candidarsi, come ad esempio il sindaco di Lusciano Giuseppe Mariniello, ma anche Maria Gabriella Santillo, consigliere comunale a Santa Maria Capua Vetere, il capogruppo consiliare di Caserta Paolo Santonastaso e Andrea Boggia di Piedimonte Matese. E, intanto, Forza Italia attende la determinazione dei "cugini maggiori" per accendere i motori. Motori che sono ancora freddi in casa Pd. Qui gli impedimenti sono tutti interni. I tre giorni "concessi" alla Camusso per scegliere da che parte stare tra i due schieramenti interni al partito sono trascorsi ma il periodo festivo è un'ottima giustificazione per prendere ancora tempo. Probabilmente la prossima settimana ci sarà la tanto attesa risposta della commissaria, intanto bocche cucite su possibili reazioni. Non è certo una questione semplice anche solo in relazione alla formazione della lista per le provinciali e senza voler tener conto dell'inevitabile riorganizzazione di un partito che al momento è inesistente ma che continua a mostrarsi in tutta la sua dualità.

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Il fatto è che una parte dei dem ritiene inopportuna la ricandidatura di Salvatore Lettera e Ciro Marcigliano, in quanto orbitanti nell'area di Oliviero ritenuto responsabile dell'anomalia tesseramento e non in linea con le direttive del Nazareno. Il presidente del consiglio regionale campano, dal canto suo, si è detto disponibile a formare una lista di partito in opposizione a Magliocca senza mettere paletti alle decisioni della senatrice Camusso, nemmeno in merito al fatto che i candidati dovranno essere esponenti democratici che mai si sono posizionati fuori o contro il partito in competizioni elettorali passate. Anche questa indicazione, infatti, fa gioco all'area riconducibile ad Oliviero che non è entusiasta di un possibile ritorno del sindaco di San Nicola la Strada Vito Marotta (che gode invece della stima di chi è più proiettato sulla linea seguita dal deputato Graziano) in casa Pd. La situazione resta tesa e anche la presentazione del libro del governatore della Campania Vincenzo De Luca al teatro "Parravano" di Caserta, in calendario per lunedì, potrebbe essere una sorta di banco di prova. Assenze e presenze potrebbero dimostrare ancora una volta la spaccatura del partito. 

 

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