Federconfidi, l'imprenditore Caputo
confermato alla presidenza

Federconfidi, l'imprenditore Caputo confermato alla presidenza
Mercoledì 12 Luglio 2023, 20:37
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Ha avuto luogo a Roma presso la sede di Confindustria in viale dell’Astronomia, l’Assemblea di Federconfidi, nel corso della quale sono stati eletti i 9 membri del nuovo Consiglio Direttivo per il triennio 2023-2026, che a loro volta hanno confermato Rosario Caputo, presidente uscente, alla guida della Federazione che riunisce i sedici Confidi di area confindustriale.

Il Consiglio Direttivo che supporterà il presidente Caputo nel corso del nuovo mandato risulta essere così composto:

Vicepresidenti: Giancarlo Abete (Fidimpresa Italia) e Carlo Crosara (Neafidi);

Consiglieri: Pietro Carboni (Confidi Centro Nord); Achille Carlini (Confidi Sardegna); Riccardo Colombo (Banco BPM); Nicola Didonna (Fidit); Paolo Parini (Rete Fidi Liguria) e Antonino Salerno (Fidimed).

Il Comitato tecnico è composto da: Felice Iorio (GA.FI.); Nicola Pastorello (Cofai); Alessandro Tronci (Confidi Sardegna).

«Ringrazio l’Assemblea e il Consiglio direttivo - ha affermato Rosario Caputo, presidente di Federconfidi - per aver apprezzato il lavoro svolto finora, rinnovando al sottoscritto la fiducia per il prossimo triennio.

Abbiamo attraversato, dal 2020 ad oggi, tre anni durissimi per l’economia in generale e per il nostro sistema in particolare, tra pandemia e conflitto tra Russia e Ucraina, dimostrando di saper essere al fianco delle nostre imprese, accompagnandole e sostenendole nell’accesso al credito.  La nostra Federazione, se da un lato sollecita l’aggregazione quale maggiore consolidamento della propria rappresentanza verso gli stakeholders, nello stesso momento e unitamente ad Assoconfidi, sollecita una rapida revisione dell’attuale assetto normativo del settore.

«Il cammino, dunque, è intrapreso, e - conclude Caputo - non ci resta che andare avanti  compatti, con la consapevolezza che solo una proposta unitaria e largamente condivisa possa garantire, in tempi rapidi, l’emanazione di una nuova Legge quadro che tenga conto di alcune e legittime diversità di indirizzo».

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