Il coronavirus spaventa anche i volontari:
«Mense dei poveri in affanno, serve aiuto»

Il coronavirus spaventa anche i volontari: «Mense dei poveri in affanno, serve aiuto»
di Barbara Cangiano
Domenica 8 Marzo 2020, 06:30
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L’allarme Coronavirus rischia di generare una nuova emergenza a Salerno: quella dei senzatetto. Da giorni la paura del contagio ha portato a chiusure o servizi a metà delle mense prima impegnate nella fornitura dei pasti. Ora a venire meno sono anche i volontari, spaventati dalla possibilità di ammalarsi stando a contatto con i clochard.

A lanciare l’allarme, il presidente dell’associazione laica Venite Libenter Rossano Braca, che con monsignor Mario Salerno coordina le attività della mensa della parrocchia di San Demetrio: «La nostra principale difficoltà è riuscire a garantire il servizio in sala. Abbiamo avuto parecchie defezioni e organizzarsi per domenica non è stato semplice, anche se alla fine ci siamo riusciti. Abbiamo bisogno di una mano, anche perché le richieste di aiuto sono sempre più numerose». Attraverso un post su facebook, il parroco di San Demetrio ha rincarato la dose: «Nessuno va lasciato solo – scrive don Mario Salerno - La mensa San Demetrio rimane aperta e da domenica verrà utilizzato anche il salone Ambrosini, oltre alla sala Madre Teresa, in modo da distanziare gli ospiti e garantire maggiore sicurezza anche a tutti i volontari, con le dovute precauzioni (uso di disinfettanti, guanti e mascherine nonché ingressi scaglionati e pasti da asporto), ed è necessario fornire a chi vive per strada tutto ciò che può aiutare a proteggersi dal contagio. Per questo è opportuna una distribuzione, insieme al cibo, di gel igienizzanti e altri presidi utili. L’aumentato fabbisogno di cibo e di generi utili all’igiene è un invito a una maggiore solidarietà. Sì può contribuire economicamente, oppure raccogliendo generi utili, come alimentari, gel igienizzanti e fazzoletti di carta».

Da giorni ha chiuso i battenti la mensa di Pagliarone, mentre quella di Casa Nazareth ha optato per la consegna dei soli pasti da asporto. A resistere ancora, al fianco di San Demetrio, la mensa di San Francesco timonata da Mario Conte: «Avevano diffuso la notizia che avevamo chiuso i battenti, ma non lo abbiamo fatto neppure per un giorno e fin quando ci sarà possibile continueremo a dare il nostro contributo». Sono 120 i pasti sfornati da Conte, mentre a San Demetrio quelli domenicali sono saliti a 150, a cui vanno ad aggiungersi quelli al sacco. Come fare a dare una mano ai volontari? «Ci servono braccia – continua Braca – Non abbiate paura del contagio».
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